“Un’attenzione sul fiume Sarno senza precedenti”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha commentato le attività di indagine avviate dai Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, nell’ambito delle indagini finalizzate ad accertare le cause e il grado dell’inquinamento del fiume Sarno e del litorale stabiese.
“Ci tengo a ringraziare le Procure di Torre Annunziata e e Nocera Inferiore – ha continuato Costa – e tutti gli uomini dei Carabinieri impegnati in queste indagini fondamentali a mappare tutte le fonti di inquinamento che arrivano nel fiume e restituire un Sarno migliore ai cittadini”.
Nel dettaglio l’attività investigative odierna si è concentrata nei Comuni di Castellammare di Stabia e Pompei, dotati solo in parte di reti fognarie e gli accertamenti in corso riguardano i lavori di completamento delle opere fognarie ed il loro collegamento al depuratore “Foce Sarno” che, ad ultimazione avvenuta, consentiranno l’eliminazione degli scarichi delle acque reflue domestiche nell’ambiente, attualmente ancora esistenti.
I controlli dovranno accertare la completa realizzazione delle reti fognarie, accertare le cause del mancato collettamento delle reti fognarie esistenti ai depuratori comprensoriali, verificare l’eventuale stanziamento di fondi pubblici per la realizzazione di tali opere e le modalità di utilizzo degli stessi.
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Le indagini fanno seguito ad una prima fase di controlli, ancora in atto, da parte dei Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, nei confronti sia delle aziende che di altri Comuni ubicati nel territorio compreso nel bacino idrografico del fiume Sarno.
Le indagini finora condotte (leggi qui), hanno consentito di accertare che numerosi Comuni rientranti nel bacino idrografico del fiume Samo risultano allo stato privi di collettamento agli impianti di depurazione esistenti o addirittura privi di una propria rete fognaria, con la conseguenza che i reflui domestici vengono riversati direttamente nel corso d’acqua, contribuendo al grave inquinamento sia del fiume che dell’area marina prospiciente la foce dello stesso.
L’attività investigativa delegata ai Carabinieri dalle Procure della Repubblica di Nocera Inferiore e Torre Annunziata è diretta ad avere un quadro ricognitivo completo dell’attuale stato di inquinamento del fiume Sarno derivante dai reflui domestici non depurati, attraverso un approfondimento in ordine alle modalità di gestione delle acque reflue da parte dei Comuni e allo stato di avanzamento delle opere fognarie e dei collettori di collegamento alle reti fognarie dei depuratori esistenti.
Allo stesso tipo di controlli sono già stati sottoposti i Comuni di Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano, Santa Maria la Carità, Corbara, Nocera Inferiore, Mercato San Severino, Boscoreale, Torre del Greco e Torre Annunziata.
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