Nel corso di un’attività di controllo economico del territorio, nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Salerno ha denunciato il pregiudicato F. A., trovato in possesso di prodotti contraffatti destinati alla vendita.
La pattuglia delle Fiamme Gialle di Nocera Inferiore, impegnata in un servizio su strada ad Angri (SA), aveva fermato la Fiat 500 guidata dal sessantenne dopo averne notato la targa estera. Con un rapido riscontro attraverso le banche dati in uso, i militari hanno così scoperto che l’uomo, di Torre Annunziata (NA), era già noto alle Forze dell’ordine per una moltitudine di reati, che spaziano da quelli contro la persona (tra cui minacce e violenze) ai delitti contro il patrimonio (come il riciclaggio e l’evasione fiscale).
Il controllo è quindi proseguito ispezionando il contenuto del bagagliaio del veicolo, al cui interno i Finanzieri di Nocera hanno trovato, accuratamente nascoste, alcune scatole che, a dire dell’indagato, contenevano materiale informatico.
I beni rinvenuti erano invece di tutt’altra specie: un piccolo campionario di orologi e bracciali di noti marchi dell’industria della moda, quali Rolex, Patek Philippe e Panerai, palesemente contraffatti e tali confermati dal successivo esame.
Per impedirne la commercializzazione, gli operanti hanno provveduto al sequestro della merce, che il pregiudicato soleva, ormai da anni, pubblicizzare sui propri profili social Facebook e Instagram, intercettando sempre nuovi clienti. I malcapitati credevano infatti di concludere un affare, considerato che gli accessori erano spacciati per originali, pur essendo venduti a prezzi ovviamente vantaggiosi.
Il responsabile è stato intanto denunciato a piede libero e rischia una pesante condanna, la reclusione fino ad otto anni e una multa che può arrivare ai 35.000 euro. In più, i militari lo hanno pure segnalato alla Prefettura di Salerno, per essersi spostato in Comuni diversi da quello di residenza, incurante dello specifico divieto imposto dalle misure anti-Covid. Per questa ulteriore irregolarità incorrerà in un’altra sanzione pecuniaria di tipo amministrativo, fino ad un massimo di 3.000 euro.
Articolo pubblicato il giorno 5 Dicembre 2020 - 14:05