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Inchiesta sulla morte di Maradona, il medico Luque ottiene ‘l’esenzione’ dal carcere

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Inchiesta sulla morte di Maradona, il medico Luque ottiene ‘l’esenzione’ dal carcere. Intanto le figlie del Pibe de oro litigano per l’eredità e Jana è la prima ad avviare l’iter.

La Giustizia argentina ha accolto la richiesta degli avvocati difensori di Leopoldo Luque, medico di Diego Maradona, e ha accettato di concedere l’esenzione dal carcere per il neurologo mentre continua l’inchiesta sulla possibile negligenza medica nella morte della star del calcio mondiale. Dopo tre giorni di analisi, il giudice Orlando Diaz ha deciso di accettare la richiesta della difesa del medico, dichiarandola ammissibile nel contesto del procedimento giudiziario per l’ipotesi di omicidio colposo. Il medico ha cercato di chiarire che le decisioni riguardanti la salute di Maradona non erano esclusivamente sue.

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“Maradona ha deciso da solo e ha costantemente infranto gli accordi taciti con i suoi professionisti”, ha detto mediante un documento giudiziario. Parlando del ruolo della psichiatra Agustina Cosachov, Luque ha sottolineato che “ha sempre seguito i suoi controlli specifici ed era presente il giorno della morte”. “Maradona voleva stare da solo e lo manifestava e mandava tutti fuori dalla casa in cui si trovava. La casa e’ stata scelta dai suoi parenti. Gli hanno fornito le cure mediche necessarie per la sindrome da astinenza”, ha spiegato Luque. I pubblici ministeri, fino ad ora, non hanno chiesto l’arresto per Luque, che non e’ stato nemmeno convocato per le indagini e non e’ formalmente imputato.

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L’ultimo messaggio audio di Maradona al compagno della ex: “Prenditi cura di Diego Fernando”

E’ stata Jana Maradona, figlia dell’ex fuoriclasse e di Valeria Sabalain, la prima persona ad avviare la procedura per l’eredita’ del padre morto il 25 novembre scorso. Secondo quanto riportano alcuni media locali, e’ cominciato l’iter presso la Camera Civile Nazionale, con numero di protocollo 62.692/20. A presentare richiesta e’ stata appunto Jana, negli ultimi tempi piu’ vicina al padre rispetto alle due figlie che Diego ha avuto dall’ex moglie Claudia Villafane, e che si e’ mossa alla scadenza dei nove giorni dal decesso che sono il termine prima del quale, in Argentina, non si possono fare rivendicazioni

. Secondo il ‘Clarin’ nei prossimi giorni si faranno avanti anche Dalma e Giannina, mentre Diego junior starebbe per arrivare in Argentina, proveniente da Napoli. Ora pero’ bisognera’ prima di tutto determinare l’entita’ reale del patrimonio lasciato da Maradona, e quanto spetta a ciascuno dei figli. Tra i quali, quelli riconosciuti, c’e’ anche quel Diego Fernando al quale l’ex n.10 del Napoli era particolarmente legato e che ha solo sette anni. Il vero problema e’ che ai figli legittimi andranno probabilmente aggiunti quelli che Maradona non ha riconosciuto, visto che in Argentina ci sono alcuni casi pendenti presso i tribunali (uno a La Plata) e ci sono poi i tre figli che l’ex campione avrebbe avuto da due diverse donne a Cuba. Qualcuno scrive anche di una coppia di gemelli nati dopo un flirt con una donna in Spagna. Insomma, un rebus a complicare il quale c’e’ la presenza dell’avvocato Matias Morla, molto vicino a Maradona negli ultimi tempi ma ‘nemico’ giurato di Dalma e Giannina, che ora avrebbe deciso di tutelare gli interessi nel procedimento ereditario dei presunti figli illegittimi.

Tra i beni che in teoria dovrebbero divisi fra gli eredi si e’ scoperto esserci anche un container spedito mesi fa da Dubai (dove Maradona ha allenato e vissuto dal 2011 al 2018) e sigillato nella localita’ di Beccar, all’interno di un magazzino delle autorita’ doganali. Li’, giacciono la bellezza di 200 oggetti che sono gia’ stati catalogati in un inventario registrato da uno studio notarile. Fra questi ci sono, oltre a indumenti personali dell’ex fuoriclasse, oggetti autografati e magliette firmate da campioni come Pele’, Ronaldo, Messi, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo, Kane e Aguero, strumenti musicali donati da famosi artisti, il pallone di platino con cui Maradona venne omaggiato dalla Fifa, una medaglia commemorativa consegnatagli durante i Mondiali di Russia 2018, due lussuose poltrone donate dagli emiri e una lettera personale inviata e firmata da Fidel Castro. Tutte cose che, se messe all’asta, farebbero la felicita’ dei collezionisti, e frutterebbero cifre molto interessanti.


Articolo pubblicato il giorno 5 Dicembre 2020 - 09:18


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