“Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico. Ora si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane”. Lo dice il premier, Giuseppe Conte, in un’intervista alla Stampa. Gli assembramenti per shopping e aperitivi lo preoccupano “moltissimo. Per questo voglio lanciare un appello agli italiani. Siate responsabili.
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Noi abbiamo fatto una scelta ben precisa, dettata anche da esigenze sociali ed economiche: consentire ai cittadini di rispettare la bella e consueta tradizione di acquistare e scambiare i regali. Ma a questa opportunità si deve accompagnare un rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti. Questo vale sia per le norme di legge, sia per le cosiddette raccomandazioni. Ad esempio, abbiamo chiesto agli italiani, nei festeggiamenti in casa, di evitare di ricevere persone abitualmente non conviventi. Ovviamente queste sono regole non vincolanti, perché non possiamo dettare i comportamenti nelle case private. Ma sono comunque essenziali, per tutelare la salute di tutti.
E quando leggo di persone che si stanno adoperando per organizzare feste clandestine a Capodanno, beh, questo fa male. Chi partecipa a questi veglioni proibiti mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene. Per questo ripeto agli italiani: non lo fate, ve ne prego”.
Sulle critiche delle Regioni (alcune hanno detto che se si consente di fare certe cose ai cittadini, poi non ci si deve lamentare se le fanno), Conte smentisce contrasti: “Non è un omaggio di stile né una cortesia istituzionale. Ma con i poteri ordinari che abbiamo, e con la gestione della sanità rimessa ai singoli presidenti di Regione, io trovo che stiamo facendo un grandissimo lavoro di coordinamento con tutti, al di là del colore politico. Certo, ci sono stati passaggi critici, qualche polemica c’è stata, ma nel complesso mi sembra che abbiamo lavorato e stiamo lavorando tutti nell’interesse del Paese»”.
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