Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale.
Il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio. La riflessione aperta da Conte, potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.
Sulle misure di contrasto al Covid-19 in vista delle feste natalizie “sono e resto su una linea di grande prudenza e rigore”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella puntata di Porta a Porta, che andrà in onda stasera. “Mi piacerebbe dire che è tutto finito ma purtroppo non è così – ha osservato – e il numero più drammatico è quello dei decessi, 887. Non possiamo assuefarci a questi numeri, perché dietro ognuna di quelle persone c’è una vita, ci sono parenti che piangono, c’è tanto dolore”. “Ho molto rispetto per il dibattito parlamentare – ha detto ancora il ministro parlando della possibilità di allentamento delle misure durante le feste natalizie – da qui a Natale ci sono due settimane, ci sarà sicuramente ancora un pezzo di discussione, ma per me le norme approvate dal governo sono giuste”.
Il premier Giuseppe Conte, al centro di due schieramenti contrapposti sul tema anche all’interno della maggioranza, sta valutando da un lato le modifiche al decreto legge sul Covid, dall’altro l’aggiornamento delle domande frequenti per i cittadini sulle misure, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessita’ che giustificano lo spostamento tra Comuni. La partita si giochera’ nel week end e gia’ nelle prossime ore, da Bruxelles, il presidente del Consiglio potrebbe sentire Matteo Salvini. Il leader leghista aveva gia’ chiesto piu’ volte di rivedere le restrizioni e a questa richiesta si e’ aggiunta ora una fronda della maggioranza: dal ministro M5s Luigi Di Maio (“assurdo che tra piccoli comuni non ci si possa spostare”) a quello di Italia Viva, Teresa Bellanova (“ora si cambi”) fino ad una piccola quota di componenti del Pd.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2020 - 23:15