Nella notte tra domenica e lunedรฌ, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge โristori quaterโ, utile per mettere in atto ulteriori misure a supporto di lavoratori e imprese.
Il decreto prevede uno stanziamento aggiuntivo di risorse, pari a 8 miliardi, reperite in seguito allo scostamento di bilancio recentemente approvato, con lo scopo di estendere le misure necessarie al sostegno economico dei settori piรน colpiti dalla pandemia.
Tali ulteriori risorse, hanno lo scopo di predisporre un rinvio delle scadenze fiscali e un ulteriore bonus agli addetti dello spettacolo, del turismo e dello sport, agli stagionali e ai lavoratori intermittenti. Sono previsti, in aggiunta, nuovi fondi per il settore delle fiere, un allargamento della platea dei contributi a fondo perduto agli agenti di commercio, risorse per gli straordinari di polizia e vigili del fuoco, nonchรฉ un nuovo fondo per โlโesonero totale o parziale dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributiviโ da destinare nel 2021 a chi abbia subito una โsignificativa perdita di fatturatoโ a causa dellโemergenza socio-sanitaria.
Sulla base di quanto comunicato da Palazzo Chigi, tra novitร maggiormente rilevanti in ambito fiscale, vi รจ la proroga dei termini delle definizioni agevolate prevista dal decreto โCura Italiaโ. In particolare, viene estesa dal 10 dicembre 2020 al primo marzo 2021 il termine per pagare le rate della โrottamazione-terโ e del โsaldo e stralcioโ in scadenza nel 2020, senza che si incorra nellโinefficacia della definizione agevolata.
Eโ prevista inoltre una, seppur breve, proroga del versamento del secondo acconto di Irpef, Ires e Irap, rinviato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attivitร dโimpresa, arte o professione.
Tale proroga รจ estesa al 30 aprile per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
La proroga si applica, inoltre, alle attivitร oggetto delle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre e a quelle operanti nelle zone rosse, nonchรฉ per i ristoranti in zona arancione, a prescindere dal volume di fatturato e dallโandamento dello stesso.
Si prevede, inoltre, la sospensione dei contributi previdenziali, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dellโIva che scadono nel mese di dicembre per tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Sono sospesi, altresรฌ, i versamenti anche per chi ha aperto lโattivitร dopo il 30 novembre 2019. Tale sospensione si applica, inoltre, a tutte le attivitร economiche che vengono chiuse a seguito del Dpcm del 3 novembre, per quelle oggetto di misure restrittive con sede nelle zone rosse, per i ristoranti in zone arancioni e rosse, per tour operator, agenzie di viaggio e alberghi nelle zone rosse.
Marco Barbato
Articolo pubblicato il giorno 1 Dicembre 2020 - 14:30