La funzione ed il relativo utilizzo delle USCA è sempre più confusa. I medici utilizzati i questo servizio sono pochi e spesso “utilizzati in altri compiti dai Dipartimenti di Prevenzione”, come denuncia la sigla sindacale maggioritaria della Medicina Generale.
Tutto questo reca grave danno al servizio per il quale le USCA sono state create. A tutto ciò si aggiunge il disorientamento che vivono i cittadini che non sanno a chi rivolgersi: i medici di famiglia non possono assistere chi si ammala di Covid, per evitare che vengano trascurati i
pazienti fragili portatori di patologie croniche; le USCA non sono sufficienti e chi resta abbandonato a se stesso è l’ammalato.
Ci pare veramente troppo. A questo si aggiungono iniziative di protagonisti che ad ogni costo si arrogano il compito di voler praticare i tamponi presso i propri studi a dispetto di ogni rispetto per i colleghi, per i Cittadini, per i pazienti. Ci pare veramente troppo.
Ci siamo offerti di collaborare con le ASL per contribuire ad organizzare un buon servizio per i tamponi. Per ora le stesse AASSLL sono disorientate. Continueremo a proporre soluzioni sperando che il buon senso prenda il sopravvento sulla voglia di primeggiare, sulle non-soluzioni, sulla arroganza dei pochi, per il benessere e la salute dei molti.
Articolo pubblicato il giorno 1 Dicembre 2020 - 14:07