La morte di Diego Armando Maradona appare sempre piu’ legata a cure sbagliate e ad omissioni di assistenza: le autorita’ devono identificare le persone che erano in sua compagnia e indagare”. A chiederlo, agli organismi inquirenti sia dell’Argentina e anche di altri paesi in cui campione argentino ha vissuto, sono gli avvocati napoletani Angelo e Sergio Pisani che ritengono fondamentale “identificare chi non ha evitato tale morte e chi girava quei video autolesionisti, in cui, addirittura, si scaglia anche contro le figlie”. Per i due avvocati solo le stesse persone che “organizzavano e gestivano il suo patrimonio”.
“Per quale scopo, economico o comunicativo, – si domandano gli avvocati – quelle persone facevano diventare virali i videomessaggi sui social. Erano in possesso delle necessarie autorizzazioni, del consenso del Pibe de oro – continuano – previsti tassativamente dalla legge soprattutto alla luce delle palesi ed evidenti gravi condizioni di salute psicofisica in cui si trovava Maradona?” In sostanza, continuano gli avvocati, “e’ possibile la circonvenzione di incapace. Maradona – secondo i due legali – non era in grado di comprendere il ritorno negativo e i danni della pubblicazione dei video”. Angelo e Sergio Pisani chiedono che vengano “accertati e valutati eventuali interessi e guadagni sul numero di visualizzazioni dei video virali e/o gli scopi e gli obiettivi di coloro che hanno diffuso quelle immagini in violazione alla privacy, diffuse in danno di Maradona”.
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