I due poliziotti napoletani arrestati ieri in Croazia e poi rilasciati hanno raccontato ai pm di essere diretti a Zagabria non per fare da scorta a un imprenditore napoletano che doveva far rientrare in Italia una ingente somma di denaro ma, insieme al carabiniere a sua volta arrestato e scarcerato, per sondare la possibilita’ di aprire una piccola societa’, cosi’ come prospettato dal militare loro amico. Con lui erano partiti in auto e insieme erano stati arrestati sulla via del ritorno.
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Per provare questa versione dei fatti, gli uomini hanno mostrato ai pm croati una mail, ricevuta prima di partire, con la quale un avvocato, sempre croato, li convocava per discutere della possibile apertura dell’attivita’ commerciale a fronte di un investimento esiguo, circa mille euro. Gli agenti e il carabiniere dopo la scarcerazione si sono messi in contatto con le famiglie da una cabina telefonica perche’ i cellulari sono stati sequestrati.
Erano stati arrestati per furto, dopo la denuncia di un imprenditore croato che ha riferito di essere stato derubato di 150 mila euro dall’imprenditore napoletano.
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