Un “vorticoso giro di fatture false” per un ammontare di oltre otto milioni di euro che avrebbe permesso a diverse societa’ operanti nel settore della produzione e del commercio di calzature e prodotti in pelle di evadere il Fisco per quasi 2,5 milioni.
E’ l’accusa a carico di titolari e rappresentanti di due societa’ e tre ditte individuali del Casertano, cui i finanzieri della Compagnia di Aversa hanno sequestrato beni e disponibilita’ finanziarie per quasi 500mila euro. Il sequestro e’ stato disposto dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura (Procuratore Francesco Greco, Aggiunto Domenico Airoma).
Gli indagati rispondono dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione. Dalle indagini e’ emerso l’utilizzo “sistematico” da parte degli imprenditori indagati di “societa’ cartiere”, ovvero esistenti solo su carta ma di fatto non operative, che emettevano fatture all’indirizzo delle societa’ coinvolte nella frode, per servizi e prestazioni che quest’ultime pero’ non avevano mai reso. In tal modo gli indagati simulavano costi mai sostenuti riuscendo a sottrarre a tassazione ingenti quote di reddito.
Articolo pubblicato il giorno 4 Dicembre 2020 - 14:20