“Il 12 gennaio ci sarà un esercitazione generale del vaccino in tutte le strutture ospedaliere della Campania per verificare la funzionalità della nostra organizzazione”.
Lo ha annunciato il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca incontrando i giornalisti all’ospedale Cotugno di Napoli nel primi giorno del V-day nella nostra regione. Una “giornata simbolica”, che anticipa quelle piu’ importanti della vaccinazione di massa. Una giornata che “e’ stata perfino troppo sovraccaricata dal punto di vista mediatico”, tanto che “sembrava piu’ lo sbarco in Normandia che l’arrivo di un furgone con 10 pacchi di fiale”. Ha spiegato ancora De Luca che si dice soddisfatto, innanzitutto, perche’ “sono arrivati in tempo i vaccini”. “Avevamo qualche preoccupazione – ammette – ma devo dire che il programma e’ stato rispettato in maniera cronometrica. Mi piacerebbe che arrivasse ancora una volta a tutta l’Italia un’altra immagine della Campania, che lavora alla tedesca e che rispetta gli orari e le scadenze”.
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Al di la’ della giornata odierna, che “e’ stata un’esagerazione” dal punto di vista mediatico, ma serviva per “dare all’Italia un segnale di speranza”, De Luca guarda gia’ oltre. “Stiamo attenti – avverte – perche’ va bene un segnale di speranza, ma poi bisognera’ fare un’operazione di vaccinazione di massa che dovra’ durare mesi e dovremo dare innanzitutto sicurezza ai cittadini, a cominciare da chi vi parla, che fara’ ovviamente la vaccinazione senza esitazioni. Dovremo arrivare a milioni di cittadini vaccinati se vorremo avere un risultato importante”.
“In queste settimane – assicura – abbiamo lavorato per mettere a punto una macchina estremamente efficiente, perche’ la vaccinazione anti-Covid non e’ un’operazione banale come quella antinfluenzale. Richiede una serie di accortezze, tempi piu’ lunghi, quindi ci siamo preparati per tempo”. De Luca rimarca inoltre la situazione epidemiologica della Campania, che e’ “di forte tenuta. Registriamo la discesa di occupazione delle terapie intensive sotto le 100 unita’, siamo a 98 ricoveri. Da molte settimane non registriamo ricoveri in terapia intensiva, quindi come avevamo anticipato la Campania, se Dio vuole, uscira’ prima e meglio di altri territori da questa epidemia”.
Infine, l’invito a “non abbassare la guardia”, rivolto ai cittadini, ai quali attribuisce comunque un voto molto alto per come hanno risposto in questi mesi di epidemia: “Pensate che sia stato semplice mantenere la Campania nella situazione che abbiamo oggi e con la congestione urbana che abbiamo e con qualche vecchia abitudine alla ‘scapigliatura’, al non eccessivo senso civico? – ragiona – In queste condizioni difficili la Campania ha retto, dunque merito in primo luogo ai nostri concittadini che hanno meritato un 9. Il punto che manca – annota – e’ legato a quegli imbecilli che a Ercolano hanno fatto la sceneggiata notturna e a qualche altro che ha pensato di fare iniziative francamente incomprensibili. Siamo tutti quanti in una situazione di sofferenza, cio’ che mi manca di piu’ e’ non poter abbracciare le mie nipotine, come capita a tanti genitori e nonni. E’ una cosa che per qualche verso ci disumanizza, ma dobbiamo capire che c’e’ una priorità”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Dicembre 2020 - 11:42 / di Cronache della Campania