Consiglio Ordine Avvocati Torre Annunziata: cade nel vuoto l’appello all’unità del Presidente. I dissidenti ricorrono al Tar.
La settimana scorsa il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata. Luisa Liguoro, con una missiva indirizzata agli 11 consiglieri dissidenti, già autori di una mozione di sfiducia in seguito a contrasti emersi sulla Fondazione Enrico De Nicola, aveva lanciato un accorato appello all’unità.
La risposta degli 11 consiglieri non si è fatta attendere ed è stato notificato agli altri 10 consiglieri un ricorso al Tar dove si ribadisce la legittimità della mozione di sfiducia e si censurano i ritardi con cui si sta affrontando la vicenda.
Tutta la questione ruota sulla possibilità di configurare un legittimo procedimento di sfiducia da parte nei confronti delle cariche verticistiche del COA.
Secondo i ricorrenti, che si appellano a precedenti decisioni in merito, “ il potere di revoca del presidente compete allo stesso organo che lo ha nominato, trattandosi di due procedimenti inversamente speculari”
L’altra parte del consiglio ritiene invece che il procedimento non è legittimo perché non previsto dal regolamento. Accettare un principio diverso, secondo la Liguoro, significherebbe trasformare gli ordini in organismi politici e destinarli ad una continua instabilità.
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Al Tribunale amministrativo l’ultima parola sulla controversa questione che di fatto sta paralizzando i lavori del consiglio. Niente unità, in nome dell’emergenza sanitaria e della crisi, come invocato dalla Liguoro. Lo scontro si trasferisce davanti ai Giudici amministrativi.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2020 - 09:05