Concorsi truccati nelle forze dell’ordine: 25 avvisi di proroga indagine soprattutto candidati
Avrebbero acquistato le memorie usb contenenti tutti i quiz per sostenere la prova scritta del concorso per entrare nei Vigili del Fuoco o in Polizia o nei Carabinieri e nella Guardia di Finanza.
Sono stati individuati nell’ambito dell’inchiesta che nel giugno scorso ha portato all’arresto di alti funzionari dei vigili del fuoco e di esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero condizionato lo svolgimento dei concorsi.
Sono 25 e sono soprattutto i candidati coloro ai quali la procura di Benevento ha mandato un avviso della proroga delle indagini che il sostituto procuratore Francesco Sansobrino ha ottenuto al gip sannita.
Per tutti gli indagati i reati contestati vanno dal peculato alla corruzione, alla rivelazione dei segreti d’ufficio alla ricettazione.
Ma tra i nuovi indagati figurano anche un dirigente medico romano, un consigliere comunale funzionario dei vigili del fuoco, che nel periodo del lockdown avrebbe accompagnato il dirigente dei vigili del fuoco di Benevento Giuseppe Sparaneo, in carcere ormai dal 12 giugno scorso, con un’auto di servizio a Napoli proprio per la consegna della memoria usb.
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Nell’elenco, oltre i candidati, alcuni familiari di questi, indagati per ricettazione per aver pagato le pennette usb tra i 2000 e i 2500 euro ciascuna. Uno di loro ha rivelato ai pm che tra il settembre 2019 e maggio 2020 sono state consegnate agli aspiranti vincitori di concorso più di un centinaio di pen drive e ha fornito anche un lungo elenco di nomi, per cui l’indagine potrebbe ancora ampliarsi. I partecipanti ai concorsi truccati sono stati individuati a Benevento, Foglianise, Ceppaloni, San Giorgio del Sannio, Buonalbergo, Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte.
Articolo pubblicato il giorno 30 Dicembre 2020 - 17:24