Il documento è un contributo di merito alla discussione in atto sulla più efficace allocazione delle risorse a disposizione e contiene una serie di proposte per lo sviluppo della regione. “Dare inizio ad una stagione straordinaria di condivisione, di partecipazione delle scelte sarebbe quanto mai utile in questo periodo non convenzionale. Le emergenze non si possono affrontare rimandando a domani, ma nell’immediato con armi diverse, a partire dalle competenze e una politica di scelte condivise – ha affermato Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania. Non è più tempo di politiche assistenziali dettate dall’emergenza e prive di una precisa visione strategica: alla Campania ed al Mezzogiorno più in generale servono interventi strutturali per il lavoro e la crescita, capaci di impattare in maniera decisa sulle criticità e le inefficienze dei nostri territori, ma anche in termini tangibili di crescita del PIL e dell’occupazione”.
Per la Cisl il primo nodo da affrontare è quello delle risorse ordinarie sia relative alla spesa corrente che per investimenti per il Mezzogiorno.~~ “Se non si ripristina un criterio di equità nella ripartizione, sia per la parte corrente, sia degli investimenti in conto capitale, qualsiasi intervento volto alla coesione territoriale, sia esso nazionale o di programmazione europea non ottiene l’effetto di ridurre il divario economico, sociale e occupazionale che caratterizza il paese – ha proseguito Buonavita – ~~ È quindi necessario applicare perentoriamente la clausola del 34% introdotta nella scorsa legislatura, estendendola al Settore Pubblico Allargato e restituendo così alle politiche di coesione un carattere di effettiva addizionalità. In tema di risorse per la coesione appare dirimente l’accelerazione e il buon utilizzo dei Fondi Strutturali di Investimento Europei, rispetto ai quali, a fronte di migliori prestazioni in termini di programmazione, scontiamo ancora troppo ritardo nella spesa e in alcuni casi nella stessa fase progettuale, anche se gli esiti del Comitato di sorveglianza sono stati positivi.~~
Per questi motivi è di fondamentale importanza cogliere con immediatezza l’occasione unica – e probabilmente irripetibile – rappresentata dalle ingenti risorse che saranno assegnate alla nostra Regione nell’ambito delle strategie comunitarie (Next Generation UE, Recovery Fund, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, SURE, MES), che non potrà in alcun modo esaurirsi in una “corsa” alla presentazione di progetti di corto respiro che rischiano di promuovere iniziative particolaristiche, tra loro slegate e fini a se stesse”. Per la Cisl Campania occorre un disegno organico, che colleghi i diversi settori in una logica di integrazione funzionale, facendo leva innanzitutto su quelli distintivi e trainanti dell’economia campana. “E’ quanto mai urgente- ha concluso la leader della Cisl Campania- ristabilire i parametri di una condivisione vera, inaugurando una rinnovata stagione di confronto con la Regione, basata su un dialogo reale e rispettoso delle prerogative di ciascuno. Lo stato di emergenza non può e non deve comportare la compressione degli spazi del confronto democratico, mancato in tutti questi mesi di pandemia”.
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