Ci sono tante persone che sono abituate a sfruttare la scaramanzia praticamente per ogni ambito della propria vita, sia da quello lavorativo che a quello più ludico, fino ad arrivare anche al tifo della propria squadra del cuore. Non è un caso, infatti, interpretare diversi segnali prendendo in considerazione il significato dei 90 numeri della Smorfia Napoletana.
E chi meglio di uno dei giornalisti più apprezzati in relazione al calcio campano, ovvero Carlo Alvino, per analizzare i numeri della Smorfia napoletana in una chiave tipicamente calcistica? Gli appassionati delle scommesse calcio, in fondo, spesso e volentieri fanno riferimento alla cabala e a tutti questi segni per indirizzare le proprie scommesse, seguendo in modo particolare il proprio istinto e alcuni elementi scaramantici.
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Nel corso di un’interessante intervista che è stata pubblicata su L’insider, Carlo Alvino ha voluto approfondire proprio la relazione tra alcuni numeri della Smorfia Napoletana e diversi giocatori che hanno scritto pagine di storia importanti con la maglia del Napoli. Ci sono ovviamente alcuni giocatori che hanno fatto presa nel cuore dei tifosi al San Paolo, ma anche qualcun altro che non ha lasciato proprio un bel ricordo.
Dal numero 17 al numero 71, passando per il 23
Nella tradizione popolare, la conoscenza dei vari numeri della Smorfia è molto importante. Infatti, alzi la mano chi potrebbe anche solo pensare, nella tombola ad esempio, di prendere una cartella che riporta il numero 17, che tradizionalmente viene associato ad un numero che porta sfortuna e disgrazie in serie.
Ebbene, Carlo Alvino sottolinea come, per i tifosi napoletani, l’approccio verso il numero 17 sia cambiato da qualche anno a questa parte, da quando, in pratica, al San Paolo ha indossato la maglia con questo numero il centrocampista Marek Hamsik. Il giocatore, originario della Repubblica Ceca, è entrato in punta di piedi nel cuore dei tifosi, conquistando anche diversi trofei e togliendosi numerose soddisfazioni a livello personale. Insomma, non è di certo facile entrare nelle grazie dei tifosi partenopei, ma lo è ancora di più condizionare la valutazione del numero 17, ribaltando il significato di disgrazia e associandolo a qualcosa di molto meno dannoso.
Non manca anche qualche riferimento goliardico, sia all’interno della Smorfia Napoletana che nell’intervista di Carlo Alvino. Infatti, il numero 23 viene associato a quella figura che viene ribattezzata come “o’ scem”, di cui vi lasciamo intendere il significato. Ingenuità o stoltezza? Il confine è, spesso e volentieri, decisamente sottile, mentre il numero 71 di incertezza non ne contiene, visto che il riferimento ad una sorta di traditore, non può che essere rivolto al bomber argentino Gonzalo Higuain, protagonista della ben nota querelle che l’ha portato a trasferirsi alla Juventus, passandolo da idolo a nemico, nel giro di pochi mesi.
Il simbolo cardine per i tifosi azzurri, il numero 10
In questo periodo in modo particolare, è impossibile non fare riferimento al numero 10. Non c’è amante del gioco del calcio che non abbia versato una lacrima al momento dell’annuncio della morte di Diego Armando Maradona. E, per tutti i tifosi del Napoli, si tratta di una perdita che viene sentita in modo ancora più pesante, proprio per via di quello che il giocatore argentino simboleggia per questo popolo.
Un’icona. Anzi, no, molto meglio dire una vera e propria divinità. Non è casuale, il fatto che Maradona venga paragonato a Napoli proprio ad una sorta di divinità, venerato in maniera quasi eccessiva, per un calciatore che ha saputo portare a Napoli l’unico scudetto della sua storia.
Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2020 - 09:50