Campania, Ciarambino: “Bilancio non risponde a esigenze di famiglie in difficoltà e imprese in crisi”
<em>La capogruppo regionale M5S: “Bocciata nostra proposta di contrasto alla povertà con taglio di stipendi di consiglieri e assessori”
“Auspicando che sia scongiurata l’ipotesi di un incremento del carico fiscale, mi chiedo cosa penserebbe un cittadino della Campania, che vive sulla propria pelle gli effetti della recessione provocata dall’emergenza sanitaria, del fatto che chi amministra la regione in cui vive elargisca denaro pubblico a favore di aree fieristiche, associazioni di combattenti o finanzi microprovvedimenti inutili, piuttosto che concentrare ogni centesimo disponibile per il sostegno a famiglie e imprese. Come Movimento 5 Stelle avevamo chiesto l’istituzione di un fondo per le famiglie in povertà per la crisi covid, alimentato con il taglio degli stipendi dei consiglieri regionali, degli assessori e del presidente della Regione e con contributi di privati. Allo stesso modo, avevamo chiesto di supportare economicamente imprese e commercianti nell’adeguamento dei loro strumenti tecnologici per il cashback, un fondo per le vittime dell’usura, un finanziamento per i distretti del commercio, l’attivazione di uno Sportello Europa che coadiuvasse le imprese nell’elaborazione di progetti per accedere a fondi nazionali o europei, la titolarità della Regione nella scelta delle date dei saldi. Proposte che non sono state recepite dall’aula del Consiglio”. Lo dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Valeria Ciarambino, a margine dell’approvazione della Legge di Stabilità.
“Le nostre misure approvate nel testo della legge di Bilancio sono state elaborate in risposta alle esigenze dei cittadini della Campania, come l’incentivazione all’utilizzo della bici per andare al lavoro, importante in un momento critico per il trasporto locale, la valorizzazione dei siti Unesco della Campania, contributi per l’acquisto di mascherine e altri dispositivi di protezione per le famiglie disagiate, il rifinanziamento della Banca della Terra, con cui assegnare terreni incolti ai giovani, l’istituzione di comunità energetiche e il rifinanziamento per l’export e per la creazione di distretti commerciali. Provvedimenti che vanno a valorizzare un testo che, altrimenti, sarebbe stato un documento vuoto e certamente non rispondente ai fabbisogni della nostra regione”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Dicembre 2020 - 20:35