E’ di 300 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2020 da una famiglia nel nostro Paese; cifra rimasta invariata rispetto all’anno precedente.
La regione con la spesa piu’ elevata resta la Campania con 419 euro, in leggera discesa dello 0,4% rispetto al 2019. Mentre la spesa media piu’ bassa e’ in Trentino Alto Adige con 193 euro, dove si registra anche un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Questa la fotografia scattata da Cittadinanzattiva con i nuovi dati per il 2020, che raccontano come a livello nazionale la tariffa rimane sostanzialmente invariata, mentre sul piano territoriale ci sono incrementi in 10 regioni, e diminuzioni in 6. L’indagine e’ stata messa a punto grazie alla rilevazione annuale dell’Osservatorio prezzi e tariffe (disponibile on-line, sul sito ‘cittadinanzattiva.it’).
L’indagine di Cittadinanzattiva, sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prende come riferimento nel 2020 una famiglia tipo composta da tre persone, e una casa di proprieta’ di 100 metri quadrati. In base a quanto emerge, a fronte di una tariffa media nazionale che resta invariata, a livello territoriale ci sono aumenti e diminuzioni. Si registra un incremento – viene spiegato – in 10 regioni: Molise (piu’ 4,3%), Calabria (piu’ 3,4%), Umbria (piu’ 2,8%), Liguria (piu’ 2%), Lazio (piu’ 1,9%), Marche (piu’ 1,7%), Friuli Venezia Giulia (piu’ 1,6%), Trentino Alto Adige (piu’ 1,4%), Toscana (piu’ 0,8%), Piemonte (piu’ 0,7%). Mentre le tariffe sono in diminuzione in sei regioni: Abruzzo (meno 2,8%), Veneto (meno 2,2%), Sardegna (meno 1,5%), Sicilia (meno 1,4%), Puglia (meno 0,8%) e Campania (meno 0,4%). La spesa resta invariata in quattro: Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta.
Articolo pubblicato il giorno 25 Novembre 2020 - 14:40