Se siamo soggetti ad alterazioni intestinali, una causa potrebbe essere la nostra routine alimentare: non si tratta solo del tipo di alimentazione, ma anche di alcuni comportamenti alimentari sbagliati. Fermenti lattici probiotici e correzione delle abitudini sbagliate potrebbero contribuire a migliorare la situazione.
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Disbiosi intestinale: di cosa si tratta?
Nellโintestino vivono miliardi di microrganismi in costante equilibrio tra loro, con lโimportante funzione di creare una barriera contro patogeni esterni, contrastando cosรฌ lโinsorgenza di vari disturbi. Questa moltitudine di microrganismi รจ detta microbiota o microflora normale. La microflora intestinale varia da persona a persona: รจ possibile affermare che ciascuno di noi ha una propria โimpronta digitale battericaโ o โfingerprint battericoโ. La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto lโorganismo.
Possiamo individuare:
- Batteri ad azione benefica;
- Microrganismiย potenzialmente dannosi.
Finchรฉ cโรจ equilibrio, lโintestino รจ in salute e cosรฌ anche lโintero organismo. Tuttavia, questo equilibrio puรฒ alterarsi, per varie ragioni. La rottura dellโequilibrio tra microrganismi benefici e patogeni รจ nota comeย disbiosi intestinale. Questa situazione provoca una serie di sintomi relativi soprattutto al tratto gastrointestinale:
- Diarrea;
- Colite;
- Enterite;
- Gonfiore addominale;
- Alito cattivo;
- Feci maleodoranti.
Ecco alcune tra leย principali cause della disbiosi:
- Intolleranze alimentari;
- Infezioni intestinali;
- Parassitosi;
- Fumo;
- Stipsi;
- Alcool;
- Stress;
- Sedentarietร ;
- Dieta scorretta.
Problemi intestinali? Tre cattive abitudini alimentari da correggere
Spesso non ci facciamo caso, ma ciรฒ che mangiamo e come ci comportiamo a tavola, possono influire sensibilmente sulla nostra salute intestinale. Ecco tre abitudini sbagliate:
- Saltare i pasti. Lunghi periodi di digiuno possono causare un eccessivo accumulo di aria nella pancia, con possibile meteorismo e gonfiore addominale. Inoltre, non mangiare per molto tempo ci renderร affamati e golosi, con il rischio di eccedere nel pasto successivo, con uno sbilanciamento di calorie e nutrienti. Anche le funzioni digestive potrebbero essere rallentate. Consumiamo piccoli pasti frequenti, possibilmente tre pasti principali e due spuntini a base di frutta fresca o una manciata di frutta secca.
- Mangiare con trascuratezza. Durante le ore lavorative non รจ sempre possibile sedersi a tavola per mangiare con calma. Tuttavia, molti di noi consumano un panino al volo, aprono una scatoletta o sgranocchiano snack e dolciumi davanti alla TV anche quando avrebbero tempo di predisporre i propri pasti. Dedichiamo tempo di qualitร al nostro nutrimento: mangiamo con calma, mastichiamo bene il cibo, rinunciamo al cibo spazzatura e cuciniamo qualche piatto semplice. Il nostro intestino ringrazierร .
- Non bere acqua. Idratarsi รจ fondamentale: siamo composti per la maggior parte di acqua! Se abbiamo diarrea, bere contribuirร a reintegrare i liquidi persi. Viceversa, in caso di stipsi, lโacqua favorirร lโespulsione di feci morbide. Rinunciamo, invece, alle bibite gassate, ricche di zuccheri o dolcificanti che possono fermentare a livello intestinale.
Fermenti lattici: i nostri alleati in caso di disturbi intestinali
Per contribuire aย promuovere un buon equilibrio intestinale,ย รจ opportunoย assumere fermenti lattici. Si tratta diย batteri vivi e vitali, adย azione benefica, in grado di ripristinareย la flora batterica intestinale, spesso alterata.
La loro azione regolatrice e probiotica favorirร lโequilibrio intestinaleย e contribuirร aย rafforzare le pareti intestinali contro lโeventuale azione dannosa di virus e batteri. In particolare, i fermenti lattici sono una sottocategoria dei probiotici, e sono in grado di metabolizzare il lattosio e produrre acido lattico. Vediamo i meccanismi dโazione dei probiotici:
- Inibiscono i microrganismi patogeni, contrastandone lโazione dannosa;
- Migliorano la barriera intestinale: producono la mucina, che riveste la parete intestinale, e producono sostanze che permettono alle cellule intestinali di funzionare al meglio;
- Stimolano il sistema immunitario;
- Esercitano unโazione antinfiammatoriasulle pareti intestinali.
Per essere definito โprobioticoโ, un microrganismo deve rispettare alcuni requisiti:
- Non deve essere patogeno;
- Deve essere di origine umana;
- Deve resistere agli antibiotici;
- Deve resistere allโaciditร dello stomaco e allโazione della bile (un liquido prodotto dal fegato);
- Deve aderire alla mucosa intestinale, riproducendosi;
- Deve contrastare lโazione dei microrganismi patogeni, producendo naturali sostanze antimicrobiche;
- Deve avere una concentrazione di almeno un miliardo di cellule vive per ceppo.
Abbiamo visto che ciascuno di noi ha una propria โimpronta digitale battericaโ o โfingerprint battericoโ. Proprio per questa ragione, รจ consigliabile assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantitร e di specie diverse. Infatti, probiotici di diverse specie agiscono in sinergia per meglio ripopolare lโintestino, integrare i microorganismi mancanti e a contrastare lโazione dei patogeni.
Articolo pubblicato il giorno 25 Novembre 2020 - 09:48