A scoprirlo sono stati i carabinieri, intervenuti dopo una telefonata dei vicini di casa, allarmati dagli spari. Non sono ancora noti i motivi del gesto. L’arma utilizzata, una pistola, era detenuta dall’uomo in modo legale. La sorellina del bimbo morto e’ ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Regina Margherita.Sul posto, a Carignano, nel torinese, i carabinieri che stanno indagando sui motivi del raptus che ha spinto l’uomo, un 40enne, a sparare contro la moglie, i due figli e il cane.
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