All’incontro, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell’esponente pentastellats e che ha visto una corposa partecipazione di cittadini, hanno preso parte Orfeo Mazzella (Comitato Gente del Sarno), Giampiero Arpaia (Comitato via Astolelle – via Sant’Abbondio), Carlo de Felice (Comitato Crapolla Oltre) e l’esperto in materia di mobilità Emilio Cera.
“Non è concepibile che si continuino a fare opere devastanti e costose con cantieri aperti e poi abbandonati che durano anni” – spiega la senatrice Virginia La Mura-. Quella delle opere di compatibilizzazione della “stazione Santuario” della Circumvesuviana e della tratta di Pompei è l’esempio di opera che va bocciata, recuperando una parte dell’impegno di spesa per la manutenzione straordinaria e l’ammodernamento della Stazione e del parcheggio Fucci e la rifunzionalizzazione del sottopasso già esistente, oltre ad ammodernare e rendere più sicuri i passaggi a livello della tratta in questione, mantenendo il passaggio pedonale a raso. Poco altro ancora si puó salvare. Ed è ció che ho scritto sulle osservazioni al progetto che ho depositato personalmente al Comune, in qualità di cittadina di Pompei. I cittadini sono costretti a contrastare le opere pubbliche dannose che vengono costruite sul loro territorio. Opere proposte da chi neanche conosce quel territorio e che utilizza gli strumenti regolatori a proprio vantaggio e contro i cittadini. Ed è così che, soprattutto chi vive in campagna, da un giorno all’altro a causa di una variante urbanistica, si ritrova in un’area che viene dichiarata idonea a far passare sopra le abitazioni un ponte o costringe a portare i figli a scuola attraversando un sottopasso pedonale o, ancora, stabilendo che su quel suolo straordinariamente ricco di sostanze vitali dove crescono ortaggi e frutta, ti ritroverai un deserto desolato di cemento e asfalto che dovrebbe ospitare centinaia di auto ma che ben presto si trasformerà in un luogo degradato e non utilizzato. Ricorrere ripetutanente alle varianti senza avere a disposizione un PUC che da anni non si riesce a fare, vuol dire non saper amministrare la propria città e io come tutti sono certa che questa nuova amministrazione saprà cogliere l’opportunità di mettere a sistema le opere pubbliche previste in modo che queste siano utili per i cittadini e per il rilancio economico di Pompei, che proprio nel comparto turismo vive oggi il momento peggiore da sempre. Affidiamo purtroppo le nostre città a chi è più forte dei cittadini. Il mio appello è di stare attenti a non affidare agli speculatori che arrivano sul nostro territorio il destino della vita dei pompeiani! Perchè è questo che è accaduto con l’opera ferroviaria della tratta Torre Annunziata – Pompei, che, nata per eliminare la barriera fisica che i binari creano sul territorio con un progetto di interramento degli stessi, si trasforma nella nuova versione del progetto in un’opera urbana costosissima, complessa, impattante ambientalmente e pervasiva creando barriere ulteriori. Da cittadina pompeiana e portavoce in senato mi sto impegnando da anni per la mitigazione di diverse opere pubbliche invasive e dannose senza dire soltanto “no”, ma proponendo anche soluzioni alternative condivise con i cittadini”.
“Il progetto – continua La Mura – nella sua seconda versione in via di approvazione, accenna ad una ulteriore soluzione migliorativa, ma in fase del tutto embrionale: quella della metropolitana leggera Pompei-Scafati-Poggiomarino-Sarno e lo stralcio di 3 sottopassi pedonali ad essa strettamente connessi.
La metropolitana leggera è meglio integrata con il territorio e costituisce la soluzione ottimale per armonizzare il rapporto tra trasporto pubblico cittadino su ferro e continuità territoriale. Anche se, da quanto emerso dal confronto con i rappresentanti dei comitati cittadini, presenta numerose problematiche. Infatti, come sottolineato dai comitati, come proposta ottimale si continua a preferire l’interramento della ferrovia”.
“L’attuale progetto – conclude la senatrice – al netto della proposta embrionale di “metropolitana leggera” di cui si accenna nella delibera 56/2019 insieme al conseguente stralcio dei sottopassi pedonali di Via Crapolla II, Parroco Federico e Santuario, di fatto è approvato nella sua versione iniziale, tranne per lo stralcio del sottopasso pedonale di via Nolana e di quello di Via Fucci. L’opera quindi mantiene le sue insite criticità: l’aver creato in particolare un complesso di opere urbane altamente impattanti quasi tutte interconnesse tra loro e di non aver raggiunto l’obiettivo iniziale di eliminare le barriere alla continuità territoriale.
L’elenco che si riporta di seguito chiarisce meglio cosa andrebbe fatto e cosa no”.
LE OPERE FERROVIARIE DA FARE CON URGENZA
– Rifacimento del parcheggio Fucci e riapertura dell’accesso al sottopasso pedonale che dalla stazione arriva allo slargo antistante ad essa.
– Messa in sicurezza del sottopasso della stazione Santuario.
– Ristrutturazione della stazione.
– Restyling dei passaggi pedonali a raso di tutti i passaggi a livello della tratta Pompei-Scafati.
– Messa in sicurezza del sottopasso di via Adinolfi.
LE OPERE URBANE DA STRALCIARE
– Parcheggio multipiano
– Piazza ipogea
– Riqualificazione delle strade
– Nuova viabilità
– Isola pedonale
– Restyling piazza Bartolo Longo
– Ristrutturazione casa Borrelli
– Abbattimento e ricollocazione di un edificio in via crapolla II
– Abbattimento e ricollocazione della chiesa
– Sottopassi pedonali e carrabili.
IL PIANO DEI PARCHEGGI PUBBLICI DELLA CITTÁ DI POMPEI
– Parcheggio previsto presso la stazione Moregine
– Parcheggio dell’HUB di interscambio Ferroviario FS e Circumvesuviana
– Restyling parcheggio Fucci annesso alla Stazione Santuario
– Valutazione di altre aree periferiche da destinare a parcheggio.
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