Campania, nonché Presidente regionale dell’Organizzazione Sindacale “Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica” (AAROI EMAC) contro i martoriati colleghi della Continuità Assistenziale (CA), definendoli poco disponibili e non collaborativi nell’emergenza sanitaria che affligge la provincia di Napoli e l’intera regione.
Eppure i medici di CA, così come i medici di Emergenza Territoriale, i medici di Famiglia, gli specialisti ospedalieri e territoriali stanno dando il 1000% nella guerra contro il COVID- 19.
È inammissibile che il Dr Galano attraverso il suo ruolo istituzionale faccia dichiarazioni inique a favore di una categoria che rappresenta in veste sindacale e a scapito di altre che non rappresenta! Evidentemente vi è un palese conflitto di interesse. Non si risolvono la criticità, ne’
dal punto di vista dei Cittadini che si ammalano e muoiono, né dal punto di vista dei medici che lavorano oramai 24 ore su 24 senza sosta.
Noi, medici della lista “OrdiNataMente”, candidati al Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici e Chirurghi della Provincia di Napoli, chiediamo agli attuali vertici dell’OMCeO napoletano di prendere i dovuti provvedimenti, in quanto il Dott. Galano ha violato palesemente l’art. 58 del Codice di Deontologia medica.
Essendo il dott. Galano lui stesso un consigliere dell’Ordine, lo sollecitiamo a dimettersi immediatamente, affinché la Commissione Disciplinare dell’OMCeO Napoli possa lavorare serenamente nell’emettere giudizio nei suoi confronti, oltre a ripensare al suo ruolo pubblico come responsabile dell’Emergenza Territoriale provinciale e regionale, così come già hanno chiesto Organizzazioni Sindacali e Associative, come FIMMG CA Campania e Napoli, SMI Napoli 1 Centro e Medici senza Carriere.
Teniamo a sottolineare che ciò che ha scaturito la poco correttezza del Dott. Galano nei confronti dei suoi colleghi è il convivere nella medesima persona più ruoli che si contrappongono.
Noi, OrdiNataMente, a tal proposito, proponiamo che i consiglieri dell’Ordine non rivestano ruoli sindacali e istituzionali pubblici, affinché non si abbiano ulteriori casi di conflitto di interesse.
Il controllato non può essere anche controllore, nell’interesse dei Medici, ma soprattutto della Tutela della Salute dei Cittadini.
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