Diciamo basta con le dichiarazioni stile “giustiziere della notte”, che in questo caso macchiano una intera categoria di professionisti che, più che mai oggi, sta rischiando la vita ogni giorno per la salute dei cittadini. Il Governatore pensi agli oltre 500 infermieri che nella sola provincia di Napoli si sono ammalati nell’ultimo mese e mostri quel senso di equilibrio che in questo momento può contribuire a rasserenare il Paese. Soprattutto trovi il colpevole di quella scabrosa vicenda, se davvero esiste, e non accusi inopinatamente chi, con contratti da precario, sta lottando con coraggio contro la morte»
«Apprendiamo con un sentimento di estrema costernazione, ma anche di profonda amarezza, del nuovo inopinato attacco perpetrato da parte Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nei confronti degli infermieri italiani. Nel corso di una trasmissione di rilievo nazionale come “Che Tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, su Rai 3, il Governatore ed ex sindaco di Salerno, ha nuovamente sparato nel mucchio, in barba a qualunque senso di responsabilità e di autocontrollo (cose che per la verità lo hanno contraddistinto ben poche volte di recente), citando nuovamente il famoso video delle formiche dell’ospedale San Giovanni Bosco, risalente allo scorso febbraio, e affermando, senza mezzi termini, che si sarebbe trattato dell’opera scellerata di un infermiere che avrebbe fatto scorrere gocce di glucosio con lo scopo di attirare gli insetti sui pazienti».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, interviene in merito a una scabrosa vicenda che fin ora non ha mai visto un colpevole, ammesso che davvero ce ne fosse uno, richiamando al profondo senso di equilibrio il numero uno della Regione Campania.
«In un frangente di estrema emergenza per tutto il Paese, continua De Palma, i nostri rappresentanti politici dovrebbero mostrare raziocinio ed equilibrio, adottare strategie mirate, e non infervorare gli animi di cittadini già esasperati e impauriti da una pandemia che con i suoi alti e bassi incede ancora inesorabilmente.
Ma soprattutto De Luca non dovrebbe, con le sue frasi ad effetto, macchiare una intera categoria di professionisti della sanità. Il Presidente sembra avere dimenticato, o forse non ha bene in mente, quello che hanno patito gli infermieri italiani nel corso della prima ondata del Covid. Qualcuno poi porti alla sua conoscenza i recenti dati dei contagi. 500 infermieri al giorno, caro De Luca, si sono ammalati solo nell’ultima settimana per difendere la salute dei nostri cittadini. Se poi prendiamo il triste esempio della Regione Campania, ci viene da citare la disorganizzazione, i tagli al personale, l’accorpamento dei reparti, l’inadeguatezza di strutture no-covid diventate covid in fretta e furia, il mancato affiancamento di colleghi che per anni hanno svolto ben altro ruolo e che sono stati mandati allo sbaraglio nelle strutture Covid. Gli infermieri italiani, come categoria, con la loro professionalità, le loro conoscenze, le loro qualità dimostrate ogni giorno sul campo, il profondo senso di umanità verso i malati, non hanno alcuna colpa dell’eventuale azione di un mascalzone che se davvero fosse avvenuto quanto De Luca dice da mesi, andrebbe denunciato ed allontanato dai reparti.
Il Governatore faccia luce una volta per tutte sulla vicenda, scopra il colpevole e lo denunci, prima di tutto all’autorità giudiziaria e poi al pubblico ludibrio, se è questo che pensa di fare!
Mettiamo fine adesso a questo clima di caccia alle streghe che non ci porta da nessuna parte, che ci rende più che mai deboli nei confronti del nemico e soprattutto noi come sindacato invitiamo De Luca a recarsi nei reparti degli ospedali napoletani. Adesso! Oltre 500 infermieri contagiati negli ultimi 30 giorni nella provincia di Napoli rappresentano i dati peggiori se pensiamo al personale sanitario infetto nel nostro Paese, insieme a quelli della Lombardia: sono questi i problemi che dovrebbero preoccupare oggi il Presidente della Regione Campania, che deve smetterla di adoperare il fucile ad ogni occasione, anche perchè dimostra di avere una scarsa mira! Gli infermieri italiani non si toccano!», conclude De Palma.
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