Questi i primi dati dell’analisi sulla diffusione del Covid in citta’ condotto da un gruppo di studio dell’Universita’ degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e del Comune di Napoli. Il lavoro e’ stato coordinato dal prof. Giuseppe Signoriello, (Unita’ di Statistica Medica, Universita’ degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), con la collaborazione dei dott. Simona Signoriello e Vittorio Simeon e da Francesca Menna (assessore alla Salute, alle Pari opportunita’ e Liberta’ civili). Secondo l’indagine l’incremento giornaliero dei casi ha seguito un andamento di tipo esponenziale da agosto fino alla settimana dal 2 al 8 novembre, con un massimo di casi notificati in un giorno superiori a 1000 il giorno 6 novembre. Nell’ultima settimana dal 9 al 15 novembre si osserva una leggera flessione dell’incremento, che rimane comunque elevato. Nella settimana dal 9 al 15 novembre l’incremento dei casi e’ stato di circa 4000 unita’, con un incremento rispetto alla settimana precedente del 22 per cento.
L’incremento dei casi si riflette su un notevole aumento dei ricoveri e soprattutto negli ultimi giorni della mortalita’. Nel confronto tra l’incidenza di Covid-19 tra il comune di Napoli e la Campania si evidenzia una incidenza sempre maggiore nel periodo considerato nella citta’ di Napoli. Nel corso della seconda ondata si e’ anche osservato un progressivo aumento dell’eta’ media dei contagiati pari a circa 32 anni nel mese di agosto (in gran parte giovani contagiati durante le vacanze), mentre nel mese di settembre e ottobre l’eta’ media e’ salita a circa 41 anni a causa probabilmente dei contagi avvenuti a livello familiare.
Nel mese di ottobre, chiariscono gli esperti, e’ possibile evidenziare un aumento dei contagi nella classe di eta’ 6-18 anni a causa probabilmente dell’inizio delle attivita’ scolastiche. Nel mese di novembre si osserva un progressivo aumento dell’eta’ media a circa 45 anni e in particolare risulta aumentata notevolmente la percentuale di soggetti nelle due ultime classi di eta’ (61-75 anni e 75+). Nelle ultime due settimane e’ possibile evidenziare un aumento considerevole del contagio nelle classi di eta’ piu’ avanzate. In particolare rispetto alla fine di ottobre le classi 61-75 e maggiore di 75 anni hanno una incidenza raddoppiata, questo rappresenta un segnale da valutare attentamente a causa del maggiore rischio in questa classe di manifestazioni cliniche dell’infezione e quindi del carico del servizio sanitario.
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