Foto da Facebook
Nella mattinata del 24 novembre l’Asl Napoli 1 ha effettuato un intervento, su richiesta del Comune, per prelevare 7 caprette nane che erano custodite da 3 anni all’interno del ex cimitero dei colerosi del quartiere Barra di Napoli per sottoporle a controlli e verifiche su eventuali malattie.
“Questo parco è di fatto gestito dagli spacciatori che lo hanno utilizzato più volte come base per nascondere degli ovuli, probabilmente qualche capretta potrebbe averne mangiato qualcuno. Più volte gli spacciatori hanno rimosso i lucchetti di questa area chiusa e non aperta al pubblico o li hanno sostituiti, è chiaro che la presenza degli animali li disturbava e ce lo hanno anche riferito ma noi abbiamo denunciato anche la cosa alle forze dell’ordine.
Le caprette erano qui da 3 anni, il Comune soltanto adesso se ne è ricordato? Ci teniamo a precisare che questa area ha vissuto periodi di elevatissimo degrado prima che arrivassimo a noi a prendercene cura rimuovendo i rifiuti accumulati, tra essi anche dell’amianto. Questa caprette hanno espletato un lavoro che nessuno ha mai fatto in tanti anni, hanno tenuto pulito, hanno eseguito operazioni che neanche ditte specializzate sarebbero in grado di far per bene. Ora vogliono mandarle via? Dopo chi terrà pulito il parco?”- racconta Marco Sacco, dell’associazione “La voce nel deserto”, che si occupa di ambiente e di riqualifica territoriale nella zona di Napoli Est, e del Comitato Civico di San Giovanni a Teduccio.
“Il Comune ora dovrà decidere se far ritornare le caprette qui oppure se farle adottare, noi abbiamo già individuato chi potrebbe prenderle in affidamento. Vogliamo lanciare una provocazione: dato che la manutenzione e la pulizia di molti spazi verdi nel nostro territorio langue non sarebbe forse il caso non solo di far ritornare a Barra le caprette ma di utilizzarne altre in altre aree verdi abbandonate? Inoltre chiediamo alle forze dell’ordine di smantellare la piazza di spaccio che denunciano i cittadini e al comune di riqualificare l’area per aprirla al pubblico. Ci ha colpito oggi scoprire che il servizio cimiteriale non aveva le chiavi dell’area e ha dovuto forzare un lucchetto messo da un privato non identificato. A che titolo e perchè un privato sostituisce un lucchetto del comune con uno privato in un ex cimitero chiuso al pubblico e popolato solo da caprette nane? “- sono le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli chiamato dai cittadini che ha assistito alle operazioni dell’Asl assieme al membro dell’esecutivo nazionale del Sole che Ride Fiorella Zabatta e dal Professore universitario del dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali della Federico II Luigi Esposito e al conduttore radiofonico Gianni Simioli.
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