Claudio Lotito è intervenuto sul caos tamponi in casa Lazio. E lo ha fatto usando un linguaggio sopra le righe. “Che vuol dire positivo? Positivo vuol dire contagioso, no? Anche nella vagina delle donne ci sono i batteri. Ma mica tutti sono patogeni”, ha dichiarato il presidente biancoceleste in un’intervista a “La Repubblica”.
“Ce stanno a fa’ il gioco delle tre carte – ha aggiunto il patron -. Anche Tare è positivo. Oggi nessuno ti dice se infetta oppure no. C’è un’aleatorietà dell’interpretazione dei risultati”. “Immobile l’ha valutato il medico, gli ha rifatto l’idoneità sportiva e la capacità polmonare a riposo e sotto sforzo, stava meglio di prima”, ha proseguito Lotito tornando a parlare della situazione del bomber biancoceleste risultato positivo al gene N e impiegato comunque nella partitella di allenamento. “Un altro giocatore che era risultato positivo ai test della Uefa si è andato a fare un tampone per conto suo – ha aggiunto, puntando il dito contro l’attendibilità dei test Uefa -.
Ed è risultato negativo”. Poi qualche considerazione sulla decisione di dare al Futura Diagnostica di Avellino il compito di processare i tamponi della squadra, sottolineando di aver preso in considerazione prima lo Spallanzani e poi il Campus biomedico. “Se lo immagina la gente in fila e noi che passiamo avanti? Non mi andava che si pensasse che i giocatori avessero una corsia preferenziale rispetto ad altri cittadini”, ha spiegato Lotito per motivare la sua scelta. Infine una stoccata a Urbano Cairo: “Lui mi odia a morte dopo che ha perso con me, i suoi giornali mi attaccano per questo. Ma perde sempre, è l’ultimo in classifica”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Novembre 2020 - 13:32