– Un’insufficienza cardiaca acuta, con cardiomiopatia dilatativa: sono questi gli esiti dell’autopsia preliminare effettuata subito in serata sul corpo di Diego Armando Maradona, morto ieri attorno alle 12 nella sua residenza. Gli esami sono stati svolti all’ospedale di San Fernando, fuori dal quale stazionavano, come in tanti altri luoghi simbolo dell’Argentina, numerosi tifosi sotto choc. Il decesso, si legge nel documento, e’ stato attribuito a “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. Si e’ infine appreso che lo studio realizzato per determinare le cause della morte sara’ completato con analisi tossicologiche che nel giro di una settimana preciseranno se Maradona, prima di morire, ha ingerito farmaci, droghe o alcol.
I media argentini hanno indicato che l’autopsia e’ durata circa tre ore, fra le 19.30 e le 22.30, e che vi hanno partecipato cinque sanitari convocati dall’Ufficio del Pubblico ministero di San Isidro, guidati dal direttore del Corpo medico forense di San Isidro, Federico Corasaniti. A questi cinque si e’ unito un sesto medico designato dalla famiglia.
Intanto nella camera ardente allestita per omaggiare il Pibe de Oro sono già centinaia le persone in coda per l’ultimo saluto e sono attese un milione di persone. La veglia funebre durerà solo fino alle 16 locali di oggi (le 20 italiane), dopodiché Maradona verrà sepolto. Su espressa richiesta della famiglia, i funerali verranno celebrati oggi stesso anziché sabato. La famiglia e gli amici di Diego Maradona hanno avuto modo di vedere per l’ultima volta Maradona all’alba in una zona riservata che è stata allestita alla Casa Rosada, in una cerimonia privata alla quale erano presenti Claudia Villafañe, Gianinna e Dalma Maradona, oltre a Verónica Ojeda, Dieguito Fernando e Jana Maradona sono altri membri della cerchia familiare che si trovano già nella Casa Rosada. Diego Jr. è in Italia, ricoverato in ospedale per coronavirus.
Tanti i giocatori tra cui Carlos Tevez, Martín Palermo e i campioni del mondo del 1986 in Messico. Sul posto sono presenti anche Chiqui Tapia, presidente dell’AFA, e Guillermo Coppola, ex rappresentante di Maradona. Uno dei primi ad arrivare a Casa Rosada è stato Sergio Goycochea. Il portiere titolare dell’Argentina ai Mondiali del 1990 in Italia, nonché co-conduttore del famoso programma “La Noche del Diez”. La bara di Maradona per l’ultimo omaggio al popolo argentino sarà chiusa. L’ex moglie dell’ex giocatore dell’Argentinos, del Boca e del Napoli è stata il primo canale di comunicazione tra Casa Rosada e la famiglia Maradona. Non ci sono state richieste particolari, solo il fatto che una bandiera argentina sia stata posta vicino o sopra la bara.
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