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La Procura di Napoli apre un’inchiesta sul video choc del Cardarelli

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La Procura di Napoli apre un’inchiesta sul video choc del Cardarelli.Disposta il sequestro della salma  e della cartella clinica. Forse l’uomo colpito da infarto.

 

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Sono in corso indagini della Polizia di Stato di Napoli, che ieri sono state coordinate dal pm di turno Liana Esposito (VI sezione, “Lavoro e Colpe Professionali”, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte), sulla morte dell’uomo trovato senza vita ieri in un bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Dal primo esame appare verosimile che l’uomo possa essere stato colto da infarto. Gli inquirenti pero’ hanno deciso di sottoporre a sequestro la salma per un eventuale esame autoptico che puo’ chiarire in maniera inequivocabile quale siano state le cause del decesso.

 

Il video del paziente morto nel bagno ha suscitato grande sdegno, ma l’atmosfera all’esterno del Cardarelli resta di tensione e di ansia come gia’ da molti giorni. “La cosa peggiore e’ l’isolamento dei pazienti – racconta una giovane donna che ha il padre ricoverato – il covid ha completamente eliminato la possibilita’ di stare accanto a chi e’ ricoverato, passiamo tanto tempo qui fuori aspettando notizie ma c’e’ una lontananza enorme con le persone che amiamo e che stanno male, non possiamo neanche portare loro degli effetti personali per farli sentire meno soli”. Le visite ovviamente sono eliminate in tutti gli ospedali per il covid. Due sorelle piangono, il virus ha portato via loro padre dopo venti gironi di malattia, sono arrabbiate.

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L’atmosfera che emerge dall’esterno e’ quella descritta con onesta’ dai vertici dell’ospedale: il pronto soccorso e’ sovraffollato in tutte le stanze, dal triage all’obi. Il pretriage in cui vengono analizzati i sospetti covid e’ pieno di pazienti, si vedono continuamente operatori sanitari con le tute integrali che vanno e vengono e prosegue anche l’attesa nelle ambulanze. All’ora di pranzo ce n’e’ una in attesa, ma ieri sera erano almeno quattro, come spesso accade negli orari in cui la medicina territoriale non riesce a seguire i pazienti e le persone chiamano il 118. Nei prossimi giorni verra’ aperta la tensostruttura che alleggerira’ gli spazi del pronto soccorso consentendo di ricoverare per circa 24 ore i pazienti covid paucisintomatici in attesa dei test che diranno se vanno ricoverati o possono seguire una terapia a casa.

Domani alle ore 10, davanti all’ingresso principale dell’ospedale Cardarelli a Napoli, e’ in programma un presidio promosso dalle tre organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil. All’iniziativa parteciperanno i lavoratori del pubblico impiego in un segno di solidarieta’, come ricordano in una nota FP-Cgil Cisl-FP UIL-FPL e Uil-PA Campania, “verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni”. “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini”. Questo lo slogan della mobilitazione che si svolgera’ in tutta Italia davanti agli ospedali e ai luoghi simbolo di diverse citta’ per rimarcare lo stato di agitazione gia’ proclamato dalle categorie nelle scorse settimane


Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2020 - 14:26


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