Cosi’ il legale del Napoli, Mattia Grassani, ha illustrato oggi a Radio Kiss Kiss Napoli la seduta d’appello del club azzurro contro il 3-0 a tavolino subito per non essere andato a Torino per giocare la partita contro la Juventus. Il Napoli non parti’ perche’ aveva Zielinski ed Elmas positivi ed erano i giorni in cui si temeva che i due fossero solo l’inizio di un focolaio: l’Asl invio’ quindi al club azzurro una comunicazione impedendogli di partire. “Il Napoli – ha commentato Grassani in merito alla vicenda – purtroppo ha fatto da apripista, e’ stato il caso pilota ed e’ stato l’unico trattato in modo diverso, con una lettura non aderente al piano normativo da parte del Giudice Sportivo che ha deciso che e’ stato il Napoli a scegliere di non partire, qualcosa che contrasta con i fatti perche’ il Napoli era pronto a partire fino alla comunicazione delle autorita’ sanitarie della Regione”. La Juventus non si e’ costituita in appello quindi alla seduta ci sara’ il Napoli a esporre la propria tesi poi la Corte d’Appello, presieduta da Piero Sandulli, esaminera’ le carte e dara’ un verdetto. Grassani e’ intervenuto anche sulla netta irritazione del Napoli per le partite delle nazionali che costringeranno la settimana prossima 17 giocatori azzurri a lasciare la citta’ e andare in giro per il mondo: “Non sono ancora coinvolto – ha detto – ma il calcio sta risentendo del panorama internazionale, la stessa Fifa ha disposto una delibera per delle eccezioni. I club sono i titolari dei diritti alle prestazioni dei giocatori, non e’ escluso un fronte comune per il non rilascio che e’ normato dalla Fifa. Tutte le normative a livello nazionale vanno in questa direzione per limitare il contagio, anche in chiave ricorso Napoli, ci chiediamo perche’ debba essere solo un solo club e una tifoseria a pagare”.
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