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Ispezioni dei Nas nelle Rsa: scoperte 37 irregolarità

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Ispezioni dei Nas nelle Rsa: scoperte 37 irregolarità.

 

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Nell’ultima settimana, d’intesa con il Ministero della Salute, i carabinieri del Nas hanno realizzato 232 ispezioni presso strutture sanitarie e socio-assistenziali, quali Residenze Sanitarie Assistite e di lungodegenza, case di riposo, comunita’ alloggio, con la finalita’ di accertare la regolare attuazione delle misure di contenimento e prevenzione alla diffusione epidemica e individuare eventuali situazioni di insufficiente erogazione di servizi assistenziali e di mancato possesso dei titoli abilitativi professionali da parte degli operatori, propedeutici a episodi di omessa custodia e maltrattamento. In 37 strutture sono state riscontrate irregolarita’, contestando, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative; sono state deferite all’autorita’ giudiziaria 11 persone e segnalate ulteriori 42.

Con il progressivo aumento della diffusione epidemica da Covid-19, “e’ stato rafforzato, su esplicita richiesta del ministro della Salute, Roberto Speranza, il dispositivo dei Carabinieri dei Nas dedicato al controllo dei servizi devoluti all’ospitalita’ e alla cura delle persone anziane”. Sono state 232 le ispezioni nell’ultima settimana e in 37 strutture sono state riscontrate irregolarita’. In particolare, sono state evidenziate 24 violazioni in materia di misure di prevenzione alla diffusione da Covid-19 (pari al 40% complessivo delle irregolarita’ riscontrate), per assenza di piani preventivi anti-Covid e, in 9 episodi, per la loro mancata attuazione. Sono state rilevate anche infrazioni relative al possesso e uso di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale da parte degli operatori e alla presenza di igienizzanti e disinfettanti. Oltre ai controlli tesi a tutelare la salute degli anziani e disabili esposti a potenziale rischio di contagio da Covid-19, le verifiche hanno evidenziato anche 35 irregolarita’ inerenti al livello di assistenza fornita agli ospiti e l’adeguatezza strutturale dei locali, individuando operatori privi di adeguata qualifica professionale, presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e carenze igieniche nella preparazione dei pasti. Tra gli episodi piu’ rilevanti i carabinieri segnalano: Nas Palermo. In provincia di Trapani, i Carabinieri del Nas e dell’Arma territoriale hanno individuato due comunita’ alloggio per anziani prive del documento di valutazione dei rischi (Dvr) all’interno dei luoghi di lavoro e delle misure organizzative di prevenzione dal contagio del virus Covid-19.

I due titolari delle case di riposo sono stati deferiti all’autorita’ giudiziaria ed il sindaco, a seguito delle risultanze acquisite dal Nas, ha disposto la chiusura per entrambe le strutture. Ulteriori ispezioni svolte tra le province di Palermo e Trapani, hanno consentito di individuare tre strutture alle quali sono state contestate violazioni relative all’omessa adozione di misure organizzative di prevenzione dal contagio del virus. Nas Campobasso. Sanzionate 6 comunita’ alloggio e case di riposo, a vario titolo, per carenze strutturali ed organizzative, mancanza di un numero adeguato di operatori rispetto agli ospiti presenti e sovrannumero di ospiti rispetto ai posti letto autorizzati. Nas Catanzaro. Sequestrate 9 confezioni di medicinali per uso umano, scadute di validita’, detenute nell’infermeria di una comunita’ alloggio per anziani. Nas Bologna. Eseguite 4 misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della titolare e di 3 collaboratrici di una casa di riposo, per maltrattamenti, esercizio abusivo della professione sanitaria e omissione di soccorso. Nas Viterbo. Segnalato alle autorita’ amministrative il responsabile della casa di riposo per aver condotto la struttura in assenza dei prescritti requisiti strutturali, organizzativi e funzionali, nonche’ omesso di attuare le previste misure di contenimento Covid-19. Nas Catania.

A seguito di ispezione igienico-sanitaria presso una comunita’ alloggio per anziani, e’ stato deferito il gestore per omessa comunicazione all’autorita’ di pubblica sicurezza delle generalita’ delle persone alloggiate, riscontrando inoltre la mancanza di alcune figure professionali addette all’assistenza infermieristica e socio-ricreativa e la presenza di ospiti in sovrannumero. Nas Reggio Calabria. E’ stata deferita la legale responsabile di struttura socio assistenziale poiche’, nonostante un’ordinanza di sospensione attivita’ emessa dal comune nel maggio 2020, la stessa aveva continuato l’esercizio di assistenza agli anziani.


Articolo pubblicato il giorno 17 Novembre 2020 - 09:11



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