Le dichiarazioni sono state rese stamane in diretta davanti alle telecamere di Agorà su Rai3. Il primario ha anche spiegato come la situazione dell’affollamento degli ospedali di Napoli e in maniera particolare del Cotugno non è affatto migliorata. “C’è anche gente che aspetta una notte in auto per essere ricoverata. E ora che comincia a fare freddo abbiamo dovuto fornire anche le coperte”, ha spiegato Manzillo. Ma il problema principale è che l’affollamento e il ritardo nelle cure è dovuto alla mancanza di personale e al mancato funzionamento della medicina di base e territoriale che costringe i contagiati a correre in ospedale non appena si presentano i sintomi.
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Manzillo ha anche spiegato che attualmente al Cotugno ci sono solo tre posti liberi in terapia intensiva, quelli in subintensiva sono tutti occupati e che ci sono 221 posti letto occupati da malati meno gravi contagiati dal covid e infine al pronto soccorso ci sono una ventina di degenti in attesa di essere ricoverati oltre a quelli curati all’esterno con l’ossigeno. E di fronte a questo quadro sanitario che continua ad essere preoccupante che Manzillo si è domandato: “E noi stiamo pensando a che Natale sarà?”. Per poi aggiungere:”Cosa succederà dal 3 dicembre in poi quando finirà la zona rossa?”.
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