Non le condivido, e mai mi sarei aspettato fossero utilizzati questi toni in una sentenza di secondo grado. Addirittura hanno ricavato un quadro più grave, per cui parole molto pesanti che non si conciliano con lo spirito con il quale si è affrontato quel lungo weekend prima di Juventus-Napoli”. Così Mattia Grassani, avvocato del Napoli, torna a parlare a Radio Kiss Kiss Napoli a proposito del ricorso alla Corte d’Appello Federale, perso dagli azzurri che si sono visti confermare la sconfitta a tavolino per 3-0 contro la Juventus oltre al relativo punto di penalizzazione in classifica. “In qualunque ordinamento la giustizia ordinaria non può entrare in conflitto con quella sportiva – aggiunge – per rispettare la gerarchia delle fonti. Siamo arrivati ad avere un obbrobrio giuridico. Il protocollo e la circolare sancivano che le ASL gestivano i casi di contagio, ma in questo caso evidentemente qualcosa non ha funzionato. Secondo noi ciò che non ha funzionato è all’interno dell’ordinamento sportivo”.
“Al CONI noi discuteremo ancora il tema dell’applicazione delle norme e di quale sia quella prevalente, ovvero se giuste le considerazioni che hanno portato poi alla decisione del giudice Mastandrea. Questa prima partita può ribaltare ancora il 3-0 a tavolino. Nella seconda – spiega Grassani – dinanzi al TAR, il club potrebbe avere solo un risarcimento ma non potrebbero essere esaminate nel merito le decisioni sulle pene inflitte dal punto di vista sportivo”. “I nostri tempi supplementari sono davanti al Coni, ma davanti al TAR sarà soltanto possibile un’azione risarcitoria ma difficilmente si potrà entrare nel merito della discussione di una revisione delle decisioni sportive”, ribadisce. Quindi nel ripercorrere le tappe della vicenda, il legale azzurro ricorda: “Quel weekend di ottobre il Napoli termina la rifinitura, arriva alle 18.55 la decisione dell’Asl che non fa partire gli azzurri. Così il Napoli disdice sia il volo che i tamponi, che sarebbero potuti essere recuperati entrambi il giorno dopo qualora fosse arrivata una decisione diversa dalle autorità regionali. Cosa che non è successa”. “Le indagini della procura Federale sono state molto accurate. Il Napoli ha prodotto tutta la documentazione necessaria – sottolinea Grassani – ed ha collaborato con gli ispettori. Escludo che ci possano essere violazioni e quindi altre penalità oltre a quelle già sanzionate”. “Non ci fermeremo. La proprietà vuole andare avanti, e siamo in stato avanzato nella stesura del ricorso al Coni per cercare di ribaltare queste prime due decisioni”, insiste. “L’ipotesi di un cartello compatto, con squadre di Serie A contro un solo club ovvero il Napoli per ragioni difficili da identificare, mi sembra un’ipotesi abbastanza azzardata”, dichiara. “Stiamo lavorando al contratto di Gattuso, a Napoli il lavoro non manca mai. Ma non dovete chiedere a me su quando firmerà”, conclude Grassani
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