Continua il percorso artistico di Daniele Russo aka 4Est. L’artista multidisciplinare napoletano ci propone un nuovo video estratto dall’EP “Vaporwave” pubblicato l’estate scorsa. Il brano scelto è “Frankenstein” che non è altro il “racconto” di uno dei drammi del nostro tempo: la mostruosa violenza che il genere umano, femminile o maschile che sia, è capace di perpetrare nei confronti di sé stessi e dei propri simili.
Il brano dal suono trap-house ha atmosfere lo-fi ed è stato prodotto dal quindicenne A. Gironacci che dimostra un talento cristallino nel variegato mondo della retromania musicale che affonda le radici negli anni 80 e 90. Il testo scritto da 4Est è una storia iper-reale che ribalta la visione violenta tra individui dove la metafora del “mostro” rappresenta il possibile male che è dentro ognuno di noi.
“Nell’ordine delle cose, il mostro è ciò che temiamo, una figura negativa. I violenti, i bulli, gli omofobi, i razzisti, gli assassini, sono i mostri che popolano gli incubi del quotidiano. Il mostro però spaventa anche per la sua diversità, ed ecco che i mostri diventato i clandestini, i senza fissa dimora, i freak tatuati… Nell’ordine precostituito della società il mostro è un colpevole senza se e senza ma” – ci racconta 4Est.
“Con Frankenstein questo ordine viene ribaltato raccontando la violenza psicologica operata da una donna ai danni di un uomo; ma è solo uno stratagemma narrativo. Frankenstein supera il muro dell’odio parlando di intersezionalità. Un concetto che mira al rispetto di tutti gli esseri viventi della terra senza distinzioni di genere e specie.
Un concept che guarda al futuro, al transumanesimo, un mondo in cui la violenza non può più essere concepita come categoria a sé stante, ma interconnessa, appunto, alla società e ai suoi costumi, e inevitabilmente alle sue tecnologie. Una violenza che si può perpetrare anche a danno delle cosiddette intelligenze artificiali, che come vuole la letteratura sci-fi, per raggiungere un certo grado di perfezione, hanno dovuto necessariamente sviluppare anche una parte emozionale, forse apprezzando la vita molto più di quanto non riescano a fare gli umani. Frankenstein in sostanza è la metafora dell’alienazione, dell’emarginazione, alla ricerca di un’umanità persa”.
“Il mio concept artistico” – continua 4EST – “ruota attorno al movimento Vaporwave, microgenere che nasce e si sviluppa su internet. Musicalmente vive di espressioni quali il sampling e il rallentamento in stile lo-fi. Si aggiungono reminiscenze anni 80/90 in una sorta di retro-mania tesa a raffigurare un futuro mai arrivato. La vaporwave agisce attraverso una cultura accelerazionista in lotta contro una società in ‘’putrefazione’’. Le quattro tracce che compongono l’EP “Vaporwave” svelano le problematiche più attuali e le paure più intime di tutte le generazioni. Quattro racconti, quattro spaccati di realtà.
E’ la nostalgia degli eighties il cardine del movimento vaporwave, che unisce la corrente musicale a quella estetica frullando electro indie, pop ipnagogico, smooth jazz, synthwave anni ’80, arricchendolo di effetti sonori che accelerano o rallentano i beat. Anche l’umorismo è un elemento che diventa centrale fondendosi con tipiche azioni da nerd cibernetico. Questi elementi, da qualche anno, sono diventati un modus vivendi che esalta gli aspetti
controversi della vita moderna, dell’economia e del costume.
4EST
è un artista campano, lontano dall’immaginario neorealista partenopeo. Accelerazionista, ma anche dada e cyberpunk, opera nel sottobosco vaporwave.
Il suo stile è espressione di questo millennio liquido, per dirla alla Bauman. Nel suo immaginario troviamo riferimenti e citazioni al futurismo, al retro-futurismo, agli anni ’80 e ’90, alla computer grafica, videogame, glitch, fisica quantistica, tutto frullato e ricomposto come a plasmare una coscienza avveniristica.
Il suo progetto artistico si sviluppa in videoclip, cortometraggi e fotografia, svelando una Napoli a molti sconosciuta, più vicina a scenari in stile Blade Runner, e mai oleografici.
In passato 4EST ha collaborato con la storica scena elettronica campana (Almukawama, Napoli all stars, Almamegretta djset) rappresentando l’Italia in terra orientale (Libano – Teatro dell’Unesco) con un progetto culturale contro la guerra. Primo artista campano ad apparire su RockTv (Database) e tra i finalisti del premio videoclip indipendente (IULM – Milano) con un progetto live/drum and bass (Dabol – Gibilterra/Warner). Attualmente si occupa del blog neonpeetsa.it, l’unico a trattare vaporwave e argomenti simili, di cui è fondatore e admin.
Guarda il video:
[regia di Stefania Carbonara, scritto da Davide Cautiero e Daniele Russo, shooting/D.O.P./editing Stefania Carbonara]
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