Ha ancora la voce un po’ debole, ma oggi Federica sta bene: martedi’ scorso ha avuto il risultato del tampone, il secondo, ed è risultata finalmente negativa al Covid-19. Federica C., 29 anni, ha iniziato ad avere i primi sintomi riconducibili al virus agli inizi di ottobre, fino alla diagnosi del 14 del mese scorso: positiva al coronavirus, paucisintomatica. “Mi sono chiusa in camera mia e non ne sono mai uscita – racconta – Vivo con i miei, ma per fortuna, la conformazione della nostra casa, ci ha permesso di convivere senza incontrarci”. La madre, Silvana, le portava da mangiare e lasciava tutto fuori dalla stanza, Federica apriva, prendeva il vassoio e richiudeva quella porta che ha reso la sua stanza una sorta di prigione.
“Quell’isolamento e’ servito – dice – i miei non hanno contratto il virus. Avevo paura di poter contagiare anche loro”. La situazione di Federica, pero’, due domeniche fa, e’ peggiorata. Lei, gia’ asmatica, non riusciva piu’ a respirare. “Ha presente la sensazione di respirare in alta montagna? Era moltiplicata per mille – spiega – Mi mancava l’aria. Per tre giorni non sono riuscita a parlare, ero senza fiato”. “Ho chiesto aiuto a mia mamma – dice ancora – e lei ha contattato la Asl”. L’alternativa sarebbe stata uscire da casa e recarsi al pronto soccorso, “violando pero’ l’isolamento domiciliare e mettendo a rischio i miei che avrebbero dovuto accompagnarmi in auto”.
“Mia mamma ha provato a chiamare un’ambulanza – aggiunge – ma i tempi d’attesa erano troppo lunghi”. La donna e’ stata inserita nella rete dell’assistenza domiciliare della Asl Napoli 1 centro, che fa capo all’Unita’ operativa Cure palliative domiciliari, retta da Antonio Maddalena. “Sono venuti a casa, medici e infermieri – afferma – Mi sono sentita al sicuro, ho trovato umanita’, quella che si cerca in un medico quando si sta male, mi sono affidata e fidata al 100%. Ho seguito tutto quello che mi dicevano e finalmente sono guarita”.
La sua sintomatologia all’inizio, come spiega Maddalena, era quella classica: “Un po’ di febbre, tosse”. “Federica e’ una paziente asmatica – fa sapere – Ha manifestato sintomi piu’ gravi, con una saturazione notturna e anche di giorno che e’ stata molto bassa, uno stato che, se fosse peggiorato, avrebbe richiesto il ricovero in ospedale”. L’equipe di Maddalena ha somministrato tutte le cure necessarie per affrontare l’infezione da Covid. “L’abbiamo seguita a casa, di persona, e telefonicamente – prosegue – lei e’ stata bravissima, ha seguito alla lettera tutte le indicazioni che le venivano date ed e’ uscita da un incubo”. Per tornare alla vita di tutti i giorni, Federica e’ in attesa del via libera del suo medico curante. “Nel frattempo ho ripreso a mangiare con i miei, a vivere la casa – conclude – e sono uscita sul balcone per prendere una boccata d’aria”.
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