Nonostante l’avanzata dell’epidemia una donna di anni 44 E.F. è stata fermata al settore colloqui del centro penitenziario di Secondigliano con 7.5 grammi di hashish, un mp3, un caricabatterie per microtelefonini, 2 sim e 1 scheda di memoria, mentre si accingeva per entrare ad effettuare colloquio col familiare.
Solo grazie all’intervento del personale di Polizia Penitenziaria di turno si è riusciti ad evitare che il materiale illecito entrasse nel penitenziario e pertanto per l’Osapp il plauso va esclusivamente “a quel personale di Polizia Penitenziaria che ogni giorno con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere evita il perpetrarsi di fenomeni criminali all’interno dei penitenziari”. Per il segretario regionale Osapp Campania, Vincenzo Palmieri “anche oggi un ispettore della Polizia Penitenziaria ed una poliziotta Penitenziaria assistente capo coord. con elevate capacità professionali hanno espletato il loro turno di servizio encomiabilmente, sequestrando sostanze stupefacenti e materiale illecito che hanno determinato per la 44enne arresti domiciliari e un’udienza con rito direttissmo che si terrà domani presso il tribunale di Napoli, per la contestazione dei reati commessi”.
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Per il vicesegretario regionale Osapp Campania, Luigi Castaldo pur con grosse difficoltà operative dovute alla cronica carenza di organico il poco personale di Polizia Penitenziaria “riesce anche in questo travagliato periodo epidemiologico a compiere con zelo e con spirito di abnegazione il proprio mandato istituzionale”.
Per il segretario generale Osapp Leo Beneduci purtroppo “il fenomeno è assai diffuso e maggiori investimenti in campo sarebbero necessari a contrastare efficacemente questi reati. La presenza costante di unità cinofile antidroga come un tempo disposta proficuamente dal Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Campania dott. Antonio Fullone sarebbe attualmente opportuna ed efficace”.
Per l’Osapp Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria maggiormente rappresentativo sul territorio gli elogi vanno come sempre ai baschi azzurri in prima linea, donne e uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria che tutelano l’ordine pubblico mantenendo in sicurezza gli istituti penitenziari del Paese.
Articolo pubblicato il giorno 11 Novembre 2020 - 21:24