Aveva contattato telefonicamente un imprenditore di Lettere e l’aveva minacciato, pretendendo il pagamento di 2mila euro per l’acquisto di alcuni capi di bestiame di qualche anno prima.
“Dammi i soldi oppure la macchina di tuo figlio, altrimenti gli spezzo le gambe”. Un messaggio e una minaccia fin troppo espliciti tanto da indurre l’imprenditore a denunciare la richiesta estorisiva ai carabinieri. La richiesta era del febbraio scorso e così dopo 9 nove mesi, ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, nei confronti di Aniello Gallo, 39 anni detto o’pucariello, accusato di tentato estorsione ai danni di un imprenditore di Lettere.
Nel febbraio scorso, Gallo aveva contattato telefonicamente la vittima, minacciandola e richiedendo il pagamento della somma di 2mila euro per un acquisto di bestiame effettuato alcuni anni ad- dietro e non pagato dalla perso- na offesa. Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, sono state svolte anche con l’escussione di persone informate sui fatti e intercettazioni ed
hanno permesso di accertare il carattere estorsivo della richiesta di denaro “in quanto – scrive in una nota il procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – la vittima non aveva alcun debito né con l’indagato né con il padre dello stesso, che fino ad alcuni anni prima aveva svolto l’attività di commerciante di bestiame con l’aiuto del figlio”. Dopo le formalità di rito, Gallo è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale.
Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2020 - 08:30