Ieri mattina la salma di Michele Izzo, 37enne di Arpaia, ha lasciato l’ospedale Rummo, dove è morto lunedì scorso dopo quattro settimane di ricovero, per raggiungere il suo paese. Ad accogliere il feretro del 37enne, tra lacrime e incredulità, c’erano tanti amici. In molti hanno voluto omaggiare «una persona generosa», così come è stato ricordato da chi lo conosceva. Il carro funebre ha anche fatto una breve sosta davanti la scuola in cui lavorava come collaboratore scolastico, l’«Aldo Moro» di Montesarchio.
«Proprio per la tua semplicità si legge nel messaggio di cordoglio dei suoi colleghi – ti sei integrato subito nel contesto dell’attività lavorativa ed hai conquistato un posto speciale nel cuore di ognuno di noi». Nella sua Arpaia, ad attenderlo, c’erano il primo cittadino Pasquale Fucci, i sindaci di Forchia ed Airola, la famiglia e gli amici.
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