Il provvedimento è frutto di un’articolata attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e dalla Stazione di Maiori, avviata a seguito di una serie di raggiri in danno di persone anziane avvenuti nel periodo estivo appena trascorso: il 10 giugno, in particolare, sono stati fermati due soggetti che stavano cercando di perpetrare alcune truffe nel piccolo centro di Minori, tra i quali vi era proprio l’odierno arrestato. Nella circostanza i due uomini, dopo che alcune cittadini avevano allertato il 112 vedendoli girovagare con fare sospetto tra le abitazioni, sono stati sorpresi nell’atto di fuggire tra i vicoletti del paese, dopo essersi disfatti di un pacco che doveva servire per commettere il reato. Nell’occorso è stato anche individuato il motorino con il quale i ragazzi erano giunti in Costiera in quella giornata. Fermati dai Carabinieri, entrambi sono stati identificati e denunciati. A seguito di quell’episodio, i militari dell’Arma hanno avviato una prolungata indagine, acquisendo numerose videoriprese da sistemi di sorveglianza pubblica e privata, grazie alle quali sono riusciti a ricostruire il percorso fatto dai malviventi, nonché accertare che gli stessi avevano fatto altre “scorribande” nei giorni precedenti, nei comuni di Tramonti e Cetara, dove effettivamente erano state perpetrate due truffe in danno di due anziani, ai quali, con la scusa della consegna di un pacco per il nipote, sono stati sottratti 4800 euro ciascuno. Acquisite altre immagini è stata effettivamente riscontrata la loro presenza in quei luoghi, ma ad inchiodarli con certezza sono stati i testimoni oculari: a Tramonti è il proprietario di un piccolo market che ha riferito di aver visto due giovani giungere sotto la casa di una delle ignare vittime, insospettendosi per la loro presenza in loco. A Cetara invece, oltre al riconoscimento fotografico da parte della vittima, il titolare di un bar nel centro ricorda di aver servito il caffè a due “forestieri”, riconoscendo nella circostanza i due autori del reato. A completare il già forte quadro probatorio anche l’analisi del traffico telefonico, che ha permesso di accertare la loro presenza in Costiera nelle giornate in cui gli eventi delittuosi sono accaduti, rilevando inoltre tre ulteriori tentativi di truffa perpetrati in Maiori e Minori in una giornata differente e non andati a buon fine grazie alla scaltrezza avuta dalle potenziali vittime nel chiamare i parenti e le forze di polizia a seguito della prima chiamata ricevuta dai delinquenti. Grazie al quadro delineato dagli inquirenti, che sono riusciti a scoprire ben cinque truffe (due consumate e tre tentate), il Giudice per le Indagini Preliminari ha riconosciuto sia i gravi indizi di colpevolezza che le esigenze cautelari per il ventenne, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari da scontare presso il proprio domicilio. La posizione degli ulteriori complici è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, così come sono ancora in corso le indagini per individuare altri eventi delittuosi ad essi riconducibili.
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