Ben 46 ambulanze su 945, impiegate in servizi di emergenza – urgenza sanitaria e nel trasporto di infermi, sono risultate non conformi alle normative sulla sicurezza degli operatori e delle persone trasportate a bordo.
E’ quanto emerge dalle verifiche effettuate nell’ultima settimana dai carabinieri del Nas attivatisi dopo un episodio, riscontrato nella provincia di Napoli, di accertata assenza di adeguate procedure preventive e di sanificazione dei mezzi di emergenza impiegati nel trasporto di pazienti, sia con patologie ordinarie che riconducibili all’infezione da Covid-19, con potenziale rischio di diffusione del contagio.
In particolare a Napoli, nel corso di un’ispezione presso il presidio sanitario “Elena D’Aosta”, e’ stata controllata dai Nas una ditta operante per l’Asl accertando l’assenza di procedure e protocolli operativi attinenti all’esecuzione delle operazioni di disinfezione delle autoambulanze del “servizio 118” impiegate per servizi di trasporto pazienti, anche affetti da Sars-CoV2. A conclusione di una verifica presso la sede operativa di una cooperativa onlus aggiudicataria del servizio di trasporto infermi in emergenza 118 con le Asl di Napoli e Caserta, e’ stata rilevata la mancata applicazione delle procedure sull’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro connesse col rischio biologico da Sars-cov-2 per i dipendenti e i volontari impiegati. Il titolare, quale datore di lavoro, e’ stato deferito all’Autorita’ giudiziaria.
Articolo pubblicato il giorno 6 Novembre 2020 - 14:27