Sono “Invisibili” le migliaia di imprese del Commercio – i settori Moda e Gioielleria su tutti – che, pur non avendo subito limitazioni di orario, da maggio ad oggi, hanno sofferto un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieni di merce, ormai svalutata, da dover pagare. Ciò nonostante, né il Governo né la Regione Campania, hanno previsto ancora una qualsiasi forma di sostegno concreta, come promesso nei mesi scorsi. Per dare voce alle imprese, Confcommercio Campania ha organizzato una manifestazione prevista per giovedì 5 novembre, alle 18,30, che si svolgerà in contemporanea in quattro città della regione: a Napoli, in Piazza dei Martiri, a Salerno, in Piazza Portanova, a Castellammare di Stabia, in Piazza Giovanni XXIII e a Sorrento, in Piazza Tasso. “Dopo aver manifestato nelle scorse settimane il disagio della categoria dei pubblici esercizi, abbiamo il dovere di dar voce alle imprese del commercio. Queste ultime, pur non essendo state chiuse per decreto, vivono una situazione drammatica, trovandosi di fatto in regime di lockdown, ma senza ricevere aiuti economici e con magazzini saturi di merce, affitti da pagare e dipendenti a carico. Come sempre, tutto verrà svolto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti contagio Covid-19” – spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania, nella sede di Salerno. Durante il sit-in, tutti i commercianti saranno vestiti di bianco, da “fantasmi”, per rappresentare in forma pacifica e silenziosa, ma dando un segnale forte di dissenso, la loro invisibilità agli occhi di una classe politica che sta portando le imprese del Commercio – oltre 300.000 solo in Campania – ed i loro collaboratori, verso il fallimento e la disoccupazione, se non arriveranno immediatamente gli aiuti sufficienti a tenere in vita le aziende:
– contributi a fondo perduto commisurati al calo del fatturato
– azzeramento dell’IRAP e sospensione dei versamenti fiscali e contributivi
– credito d’imposta sugli affitti
– azzeramento dell’IVA sulle utenze
“Il settore della moda non è stato considerato in nessuno dei recenti Dpcm che hanno solo contribuito a seminare un clima di terrore nella gente e affossato ancora di più il nostro settore che, più di altri, è esposto economicamente a questa crisi ed era stato già messo in ginocchio dalla prima ondata della pandemia. Nei fatti, con la città deserta e la paura di uscire di casa, siamo in lockdown da inizio ottobre. Ad oggi, chiediamo sostegni economici e sgravi fiscali, per salvare migliaia di posti di lavoro e le nostre aziende che hanno subito un calo di fatturato vicino all’80%” – afferma Marco Salvatore, Consigliere Confcommercio Salerno Federmoda.
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