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Conclusa l’indagine sulla maxi fornitura di mascherine in Lombardia: nei guai due imprenditori

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Milano. La Procura di Milano ha concluso le indagini su una maxi fornitura di mascherine per 7 milioni di euro pagati da Aria Spa, la centrale acquisti della Lombardia, a due imprenditori che nel pieno della prima ondata di pandemia avrebbero dovuto rifornire la regione con mascherine, tute e dispositivi di protezione individuale.
É indagato per fronde in pubbliche forniture l’imprenditore Fabio Rosati, titolare della Fitolux Pro srl, una piccola azienda di Castiglione del Lago (Perugia) che si occupa di di commercio di prodotti fitoterapici, integratori e articoli medicali che a febbraio, quando ha ricevuto l’ordine da parte di Aria, non disponeva delle mascherine richieste non aveva modo di procurarle nei tempi richiesti. Stessa ipotesi di reato anche per Alessandra Moglia, amministratrice di Vivendo Pharma Gmbh. A segnalare la mancata consegna del materiale ordinato con procedura d’urgenza (senza gara d’appalto) è stata la stessa Aria, che aveva già fatto i bonifici alle due società nella speranza di vedersi recapitare 2 milioni di mascherine in 24 ore, come hanno raccontato gli stessi imprenditori. A fronte della mancata consegna, gli uomini della Guardia di Finanza coordinati dal pm milanese Luigi Luzi hanno recuperato le somme arrivate sui conti degli imprenditori in tempi ridottissimi. Il titolare della Fitolux Rosati, difeso dall’avvocato Andrea Morini, ha spiegato che era già sul punto di restituire quel denaro pubblico, sapendo che non sarebbe stato in grado di consegnare il materiale richiesto nei tempi indicati.


Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2020 - 16:50

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