“Siamo molto rammaricati per la mancanza di informazione dell’amministrazione nei confronti del sindacato. Nel mese di novembre, precisamente dal 5 all’11 novembre sono state adottate dalla Giunta di Scafati tre delibere, tutte con lo stesso oggetto: il fabbisogno del personale – spiega Alfonso Rianna, coordinatore provinciale degli Enti locali per la Cgil Funzione pubblica di Salerno – Ebbene queste delibere non sono state trasmesse ai sindacati per la relativa informazione: dalla loro lettura emerge che rispetto al piano del fabbisogno triennale 2020/2022 mandato al Ministero, relativamente al piano di riequilibrio per il Comune di Scafati, sono arrivati da Roma gli addebiti e la richiesta di rientrare rispetto a quello che avevano previsto per le assunzioni dell’anno 2020. Per tali motivi l’esecutivo ha fatto le variazioni e le rettifiche senza comunicare nulla però ai sindacati: infatti, hanno rimosso anche le progressioni verticali che erano quelle previste dalla legge Madia per il personale interno che poteva progredire, ovvero passare da una fascia all’altra, se aveva i titoli per l’accesso.
Questo è stato l’ennesimo schiaffo alle legittime aspettative dei dipendenti che hanno i criteri per poter progredire verticalmente. Tali dipendenti, infatti, lavorano con abnegazione da anni, nonostante le gravi carenze di personale che ci sono oramai da oltre 5 anni. In pratica, tali progressioni – spiega Rianna – sono state assiminale a delle procedure concorsuali, mentre le progressioni verticali non sono oggetto di prove concorsuali, ma di semplice colloquio. L’amministrazione quindi, ancora una volta non garantisce ai pochi dipendenti rimasti e che giornalmente lavorano con immani sforzi, nemmeno una legittima progressione di carriera”. Un’altra grave problematica che il rappresentante Cgil segnala riguarda la polizia municipale e l’impianto amministrativo del Comune di Scafati: “Ad oggi vi sono delle carenze che ci portiamo dietro da tanto tempo, a cui si vanno ad aggiungere adesso altri problemi come la questione relativa al comandante della polizia municipale che andrà via presto lasciando il posto vacante. Ma la polizia municipale deve affrontare anche altre difficoltà oltre alla mancata progressione verticale.
Vi sono infatti anche le deficienze di istituti contrattati e non applicati nell’anno 2020, come i proventi dell’articolo 208. Ad oggi non si sa se sono stati ripartiti oppure no. Inoltre, vi sono difficoltà di reperimento dei dispositivi di protezione individuale: gli agenti continuano ad operare senza che siano forniti i DPI, una cosa inaccettabile! Poi vi è la questione dell’avviso per un dirigente Art.110, in itinere, ora bloccato per le variazioni ordinate dal Ministero. Ebbene neppure in questo caso i sindacati sono stati avvisati, così come non sono stati convocati per il fondo salariale accessorio anno 2020. Allo stato attuale, solo un inspiegabile silenzio – spiega Alfonso Rianna, Cgil Funzione pubblica di Salerno – E’ evidente la profonda e inadeguatezza delle scelte operate da questa amministrazione: ci aspettiamo a breve che ci sia una convocazione per far chiarezza sulle criticità e anche per assicurare i servizi ai cittadini. Se continueremo di questo passo, tali problematiche sicuramente si ripercuoteranno sui servizi erogati alla cittadinanza”.
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