Avevamo avuto rassicurazioni in merito tant’è che nell’immediato valutavano un nuovo piano economico per sostenere la categoria.
Abbiamo apprezzato tale disponibilità a tal punto da concedere il tempo necessario per i dovuti passaggi burocratici per attualizzare queste richieste economiche ma purtroppo il tempo è tiranno e le nostre condizioni si aggravano di momento in momento.
Il primo passaggio da zona gialla che nell’immediato è risultata evidente la necessità di proclamare la Campania in zona rossa, ha comportato altri rigidi contenimenti o addirittura l’esclusione dello svolgimento lavorativo di alcuni esercizi. È stato inevitabilmente, a tal punto che la riduzione dei nostri incassi si fosse inevitabilmente ridotto a pura miseria.
Attualmente è la fame che investe il nostro settore, non c’è più garanzia a supportare i beni primari e le tanto attese risposte da parte dell’ente Regionale mancano ad arrivare.
Non si può tacere alle richieste di disperata fame di una categoria che comunque deve trovarsi in strada per adempiere alla sua primissima funzione di pubblica utilità.
Queste risposte devono arrivare in modo celere per rispetto a noi persone, noi operatori di strada, noi persone contribuenti. È un atto di responsabilità che gli organi interessati abbiano l’onestà politica ed intellettuale di aprire necessari sbocchi fondiari o chiederne per chi ora non ha più neanche un tozzo di pane.
Queste sono le risposte che urgentemente necessitiamo di avere per evitare l’ammontare di danni che nessuno di noi può permettersi di provocare e subire …
Ribadiamo: c’è il bisogno di mettere in copertura economica un comparto spogliato ormai di tutto, umiliato nella dignità lavorativa e abbandonato totalmente dai sostegni economici.
Ci viene spesso ricordato dal Presidente De Luca di dover ringraziare la Regione Campania per l’unicum che la stessa ha messo a nostra disposizione pochi mesi fa.
Abbiamo concretamente ringraziato il Governatore ma la situazione attuale è peggiore di quella precedente e credo che tal passaggio era comprensibile sin da subito e da tutti.
Messo in chiaro il capitolo delle onorificenze ora è il momento di mettere in pratica le capacità di quest’ultima, della Regione Campania, a non portare alla soppressione il nostro settore taxi, perché se si continua così, i posteggi delle nostre vetture saranno perfetti loculi.
Confidiamo affinché tali disperazioni non sfocino in azioni di proteste incontrollate.
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