foto dal web
L’odissea di Martina – raccontano dall’istituto Pascale – era nata tre anni fa, quando aveva scoperto di avere un tumore al colon con metastasi al fegato. Seguono cure e operazioni, poi la svolta: la malattia e’ scomparsa. Ma e’ solo una tregua. Il tumore torna a farsi vivo nel 2019. Martina passa da un ospedale all’altro. Poi – con l’emergenza Covid che dilaga – le cure per lei si fermano. L’ultimo intervento in programma salta e non si sa quando potra’ effettuarlo. Di qui l’idea di affidarsi ai social come ultima spiaggia. “Io parlo per me – scrive Martina su Instagram nel giorno in cui le hanno comunicato che il suo intervento e’ stato annullato – eppure credo di dar voce a tanti: ci vengono annullati gli interventi, la situazione e’ grave, ma non possiamo far spegnere la sanita’ per il Covid”.
Questa la richiesta di aiuto, un vero e proprio Sos, della giovane donna raccolto dalle tv e da alcuni giornali on line e che non sfugge al direttore generale del Pascale di Napoli, Attilio Bianchi. Un veloce consulto con il management, e con gli oncologi dell’ente, e poi la decisione che Martina puo’ venire a curarsi a Napoli. Per comunicare con la giovane, il manager del Pascale usa lo stesso mezzo che ha usato lei: Instagram. “Cara Martina – ha scritto Bianchi – sono il direttore generale dell’Istituto nazionale dei tumori Pascale di Napoli -. Ho letto sui social il tuo problema, ti offro la disponibilita’ del nostro Istituto ad affrontarlo insieme con te. Contattaci, ti invio il mio indirizzo mail: direzionegenerale@istitutotumori.na.it.”
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