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XXI Edizione della Vendemmia agli scavi di Pompei

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Come ogni anno a Pompei, ricorre il taglio delle uve coltivate nei vigneti delle antiche domus, che frutto di un progetto scientifico di studio degli impianti e delle antiche tecniche di viticoltura pompeiana, consentono anche la produzione del pregiato Vino Villa dei misteri.

 

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Il progetto nasce nell’ambito degli studi di botanica applicata allโ€™archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei, cui ha fatto seguito una convenzione con lโ€™Azienda Vinicola Mastroberardino, che si รจ occupata negli anni delle ricerche preliminari, dellโ€™impianto e della coltivazione dei vigneti dellโ€™antica Pompei, fino alla produzione finale del vino.

Lโ€™idea progettuale, nata nel 1994, dapprima riguardava unโ€™area limitata degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15 aree a vigneto ubicate tutte nelle Regiones I e II dellโ€™antica Pompei (tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, lโ€™Orto dei Fuggiaschi, ecc.) per unโ€™estensione totale di circa un ettaro e mezzo e per una resa potenziale di circa 40 quintali per ettaro. Oggi il vino Villa dei Misteri rappresenta un modo unico per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale luogo di valorizzazione e, al tempo stesso, di difesa del territorio, del paesaggio e dellโ€™ambiente.

Il vino in degustazione questโ€™anno รจ il Villa dei Misteri Annata 2012, frutto dellโ€™uvaggio storico di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso. Lโ€™Aglianico รจ inserito in blend a partire dalla vendemmia 2011: risale infatti al 2007 lโ€™ampliamento del progetto con l’individuazione di ulteriore aree da ripristinare a vigneto, destinandole integralmente alla coltivazione del nobile vitigno Aglianico – una delle varietร  piรน rappresentative della viticoltura dellโ€™antichitร  – naturalmente adatto alla produzione di grandi vini rossi da lungo invecchiamento. La forma di allevamento selezionata a tale scopo รจ stata lโ€™alberello, che meglio si adatta, nel microclima di Pompei, al vitigno Aglianico, in un connubio perfetto tra il vitigno di origine greca (โ€œVitis Hellenicaโ€) e la tipica potatura corta ellenica. In questo millesimo, i livelli qualitativi conseguiti sul Villa dei Misteri sono molto elevati e si percepisce, in misura ancora maggiore rispetto al 2011, il contributo dell’Aglianico, delineando buona concentrazione, intensitร  aromatica, vellutato patrimonio di tannini, densitร  e particolare eleganza.

Il Villa dei Misteri del millesimo 2012, dopo un lungo periodo di affinamento, si presenta con colore rosso rubino e offre un profilo olfattivo molto complesso con note che ricordano la prugna, la marasca, la mora, il tabacco, la liquirizia, la vaniglia, le erbe officinali, il pepe e i chiodi di garofano. Al palato si caratterizza per buona densitร  e persistenza con sensazioni sapide, acide e morbide molto decise. Tutti gli aspetti sensoriali sono ben equilibrati tra loro e di particolare finezza.

Questโ€™anno non potendo accogliere la stampa a causa delle restrizioni da Covid, vi proponiamo oltre alle immagini dei vigneti, alcune note informative sugli studi scientifici del verde e dei vigneti in particolare, raccontati dallโ€™archeobotanica del Parco archeologico di Pompei, d.ssa Chiara Comegna.

http://pompeiisites.org/comunicati/xxi-edizione-della-vendemmia-agli-scavi-di-pompei-29-ottobre-2020/

Video Chiara Comegna – Archeobotanica del Laboratorio di Ricerche Applicate del PAP
https://youtu.be/Fnj1lvSD07g
https://youtu.be/2ytrQt4CD0I
https://youtu.be/MsRpEkT96QM
https://youtu.be/mDdnbtBOG6g
https://youtu.be/QVWO5-HLOlc


Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2020 - 17:30


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