#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 21 Dicembre 2024 - 21:22
7.1 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Vittima di ‘revenge porn’ a Napoli appello ai social: “Togliete quei video”

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. E’ vittima di ‘revenge porn’ e da circa due anni quei video ripresi metre era con il suo ex fidanzato rispuntano in rete: il suo avvocato lancia un appello ai social e propone un’istanza di sequestro. Quei video ripresi mentre compie atti sessuali con l’ex fidanzato, usati per denigrarla, sono il suo incubo. Era minorenne la giovane vittima di “revenge porn” quando quelle immagini furono diffuse su una chat di WhatsApp. A distanza di tutto questo tempo, e malgrado le innumerevoli istanze dei suoi avvocati per chiedere il diritto all’oblio, quei video tornano ciclicamente a diffondersi. La giovane, che abita nella provincia di Napoli, è ormai allo stremo, come la sua famiglia. La ragazza, qualche giorno fa è tornata sotto choc. Il terrore è tornato ad assalirla perchè questa volta su Instagram sono stati nuovamente diffusi quei video. Il noto social, nonostante innumerevoli segnalazioni e diffide presentate dall’avvocato civilista Roberta Fogliamanzillo, continua a negare la rimozione dei gruppi sui quali le immagini viaggiano, rispondendo che gli account non violerebbero le linee guida della loro community. Secondo il penalista della famiglia, l’avvocato Sergio Pisani, “il fatto, di per sè gravissimo, diviene ancor più grave per la condotta omissiva di chi avrebbe l’obbligo di controllo e quindi di immediata rimozione di questi contenuti”. Per Pisani “va immediatamente creata l’identità certificata dei profili, è evidente, ormai, che non si può perdere altro tempo. Altrimenti si rischia un nuovo caso come quello di Tiziana Cantone”. La famiglia, per l’ennesima volta, fa quadrato intorno alla ragazza, per difenderla e questa volta, con l’avvocato Pisani, annuncia di voler chiedere il sequestro del social perchè i responsabili, negando reiteratamente le loro richieste, “si rendono corresponsabili di un gravissimo reato: il revenge porn”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2020 - 18:02

Torna alla Home
facebook

DALLA HOME


googlenews

CRONACA NAPOLI

PUBBLICITA

Cronache è in caricamento