Traffico di droga dal Sud America al porto di Salerno. Presi i nuovi narcos: 27 misure cautelari.
Salerno โ Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno, Napoli, Avellino, Caserta, Brescia, Taranto, Parma e Firenze, circa 300 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti, del 7ยฐ Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito unโordinanza di custodia cautelare โ emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia โ nei confronti di 25 indagati (23 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di โassociazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacentiโ, con lโaggravante della transnazionalitร del reato, โdetenzione e spaccio di sostanze stupefacentiโ, โintestazione fittizia di beniโ, โriciclaggio ed auto riciclaggioโ, โtruffa per il conseguimento di erogazioni pubblicheโ.
Inoltre, nel medesimo provvedimento cautelare รจ stato disposto ed eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due attivitร commerciali salernitane (di cui una pizzeria molto nota, denominata โร Puntellaโ) e della somma complessiva di โฌ 165.000, prodotto dellโillecita attivitร degli indagati. I provvedimenti scaturiscono da una vasta ed articolata attivitร dโindagine avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno nel mese di ottobre 2017 con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di questo capoluogo. ร stata condotta con metodi tradizionali, con il supporto di attivitร tecniche e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ed รจ risultata particolarmente complessa poichรฉ molti dei soggetti investigati, per condurre i loro traffici illeciti, sono ricorsi allโintestazione fittizia di schede telefoniche ed allโutilizzo di smartphone dotati di servizi di messaggistica blackberry e encrochat di difficile intercettazione, venendo comunque scoperti.
Lโindagine ha permesso di ricostruire lโesistenza di unโassociazione a delinquere, con ruoli e competenze ben definite, dedita alla commissione dei suddetti delitti, dotata di una notevole organizzazione gestionale, oltre che di rilevanti risorse finanziarie e svariati canali di 2 rifornimento di stupefacente, principalmente del tipo cocaina, senza perรฒ tralasciare anche hashish, amnรจsia e marijuana. Gli esiti complessivi delle investigazioni hanno consentito di accertare che il salernitano PAROTTI Fiorenzo, promotore, organizzatore e finanziatore del sodalizio, aveva nel tempo assunto una posizione di assoluta primazia nellโambito del traffico degli stupefacenti a Salerno sia in termini di introiti che di bacino di utenza, grazie ad una stabile collaborazione con la criminalitร napoletana ed attraverso una ramificata rete di distribuzione โ costituita da veri e propri sottogruppi โ in ambito provinciale (Acerno, Olevano sul Tusciano). Lโapprovvigionamento avveniva per il tramite di diversi, qualificati canali, tracciati sia in territorio continentale (Albania e Olanda), sia oltreoceano (Panama e Brasile), col precipuo fine di reperire lo stupefacente direttamente dai paesi di produzione, acquistandolo in ingenti quantitร ad un prezzo piรน vantaggioso, grazie al progressivo incremento del volume di affari dellโorganizzazione. Il nome dellโoperazione โEL FAKIRโ รจ stato tratto proprio dalle indagini su questโultimo canale di rifornimento.
Nel seguire i movimenti di LUMIA Rosario, broker internazionale di origine napoletana in contatto con diversi cartelli della droga, era emerso il progetto di inviare una spedizione di cocaina nascosta allโinterno di container provenienti da Panama; inizialmente era stato proposto addirittura il porto di Salerno quale destinazione finale, salvo poi virare su Algeciras in Spagna, non avendo le societร intermediarie incaricate del trasporto rapporti commerciali diretti con lโItalia. Il referente panamense dellโoperazione era GERMAN ELIECER CHANIS AGUILAR, alias โEL FAKIRโ (il fachiro), allora latitante e ritenuto dalle autoritร internazionali โaltamente pericolosoโ, nonchรฉ leader del gruppo paramilitare โfrente 57โ delle FARC, operante in molteplici attivitร criminali al confine tra Panama e Colombia. La spedizione non si concretizzava solo in ragione dellโarresto di EL FAKIR, avvenuto in Messico 13 gennaio 2018, a seguito di in una โred noticeโ (elenco di latitanti destinatari di provvedimenti di cattura internazionali) emessa dallโInterpol, su richiesta delle autoritร panamensi ed in coordinamento con quelle messicane. Per via della riconosciuta pericolositร di โEL FAKIRโ, il suo rientro a Panama รจ avvenuto sotto la supervisione di un consistente dispositivo di sicurezza schierato presso lโAeroporto Internazionale di Tocumen. Egli, infatti, oltre ad essere un narcotrafficante, era ricercato anche per omicidio e per reati vari commessi con esponenti legati alla criminalitร organizzata. 3 In seguito a tale imprevisto, LUMIA aveva individuato unโulteriore rotta, questa volta dal Brasile, accordandosi per nascondere lo stupefacente in container di caffรจ destinati ad unโazienda operante nel settore della torrefazione con sede in Campania. Anche in questo caso il progetto non si realizzava solo per via del suo arresto, avvenuto a Napoli a maggio dello stesso anno.
Le attivitร del sodalizio subivano comunque solo semplici rallentamenti, grazie al fatto che il canale di approvvigionamento con Olanda e Albania non aveva mai smesso di rifornire le rigogliose piazze. La mentalitร imprenditoriale dei sodali, in particolare del PAROTTI, non si รจ fermata alla gestione degli illeciti proventi provenienti dai fiumi di droga trafficati e spacciati. Le indagini, anche bancarie, hanno appurato come detti proventi siano stati reinvestiti in attivitร economiche e commerciali, dopo la ripulitura del denaro mediante il passaggio su conti correnti di persone compiacenti, nellโevidente scopo โ vanificato dai meticolosi accertamenti โ di occultarne e renderne impossibile lโidentificazione. Inoltre, la creazione di una nuova societร mediante lโutilizzo di intestatari fittizi ha permesso agli indagati di realizzare il citato ristorante โ pizzeria a Salerno (โร Puntellaโ), accedendo al finanziamento pubblico โPROGETTO INVITALIA โ RESTO AL SUDโ, ricavandone tra i diversi vantaggi patrimoniali anche una parte a fondo perduto quantificata in โฌ 70.000. Da qui le connesse ipotesi delittuose di riciclaggio, auto riciclaggio, intestazione fittizia di beni e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nel corso dellโattivitร dโindagine, sono state giร arrestate 8 persone in flagranza di reato, sequestrati 25 kg di stupefacente, orologi di pregio per un valore di โฌ 75.000 ed oltre โฌ 160.000 in danaro contante.
La stima del fatturato complessivo dellโimpresa criminale รจ di oltre 20 milioni di euro annui esentasse, cui vanno aggiunti quelli delle fiorenti attivitร commerciali costituite per ripulire il danaro. Lโimponente operazione portata a termine ha messo in luce lo spessore criminale del PAROTTI e dei suoi gregari, in un settore, quello della droga, che non risente di crisi alcuna ed ha dimostrato le consolidate competenze manageriali dellโillecito sodalizio, capace di estendere le sue maglie dai Balcani ai Paesi Bassi, sino ai famigerati cartelli sudamericani.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2020 - 20:15