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‘Spaccapietre’ dei Fratelli De Serio con Salvatore Esposito, in Campania dall’8 ottobre

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Dopo gli applausi alle Giornate degli Autori della 77ma Mostra del Cinema di Venezia, arriva in Campania Spaccapietre, l’opera seconda dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio.
Impegno civile e potenza drammatica: cinema di denuncia per scavare tra le radici di un’eredità culturale.

 

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A partire da giovedì 8 ottobre, il film sarà in programmazione nelle seguenti sale del territorio campano:

Napoli – Multicinema Modernissimo (Via Cisterna dell’Olio, 49/59) https://modernissimo.stellafilm.stellafilm.it/
Afragola – Happy MaxiCinema (Centro Commerciale Le Porte di Napoli, Via Santa Maria La Nova, 1) https://happy.stellafilm.stellafilm.it/
Benevento – Multisala Gaveli (Contrada Piano Cappelle) http://www.gaveli.it/
Caserta – Duel Village (Via Paolo Borsellino, 9) https://www.facebook.com/DUELCASERTA/
Torrecuso – TorreVillage Multiplex (Località Torrepalazzo) https://www.torrevillage.it/
Castellammare di Stabia – Stabia Hall (Via Regina Margherita, 50/54) https://stabiahall.it/
Spaccapietre vede come protagonista uno straordinario e inedito Salvatore Esposito che interpreta Giuseppe, spaccapietre che dopo un grave incidente sul lavoro è disoccupato. È rimasto solo con il figlio Antò, da quando Angela, madre e moglie adorata, è morta per un malore mentre era al lavoro nei campi. Senza più una casa, è costretto a chiedere lavoro e asilo in una tendopoli insieme ad altri braccianti stagionali.

«In Spaccapietre – spiegano i registi – arte e biografia personale si intrecciano inseparabilmente. La vicenda al centro del film prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna paterna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. E, come il padre di Giuseppe nel film, anche nostro nonno paterno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è innanzitutto il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna mai conosciuta, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna. Ma è anche un film d’amore paterno in cui affiorano puri i temi della morte, della violenza, della paura, dell’amore, della vendetta».

Guarda il trailer

https://youtu.be/sf9Uz38V0K8


Articolo pubblicato il giorno 5 Ottobre 2020 - 19:52

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