Torre Annunziata. La maggioranza dei consiglieri dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata ha chiesto le dimissioni del presidente Luisa Liguoro che invece ribadisce: “Restiamo saldi al nostro posto”.
Si concretizza così il malumore nato a fine luglio quando ci fu l’azzeramento dei vertici della Fondazione presieduta dall’ex presidente dell’Ordine Gennaro Torrese. Un cambio di rotta che ha creato profonde spaccature e malumori, concretizzatisi con la richiesta di dimissioni di Liguoro firmata da 11 consiglieri su 21. La richiesta di dimissioni secondo gli attuali vertici dell’Ordine sarebbe una sorta di ritorsione dei fedelissimi dell’ex Presidente contro chi ha messo in discussione una leadership durata molti anni.
Non si è fatta attendere la reazione del presidente Luisa Liguoro alla mozione di sfiducia arrivata circa un anno dopo la sua elezione che in un comunicato ha stigmatizzato l’atteggiamento dei dissidenti, ribadendo la volontà di rimanere, salda al proprio posto: “Nel pieno di una seconda ondata di Covid 19, con una classe di avvocati ripiegata su sé stessa per le gravi problematiche da cui è afflitta, 11 consiglieri hanno ritenuto di chiedere le mie dimissioni e quelle dell’ufficio di presidenza con accuse del tutto infondate e pretestuose – scrive Luisa Liguoro -. Capisco che viviamo uno dei periodi più singolari della nostra storia e che purtroppo questi episodi si ripetono un po’ ovunque sulla scorta di sterili e grigie ambizioni personali. Ma in questo caso, come a molti è già noto, la questione è ben diversa. Appare, infatti, quanto meno imbarazzante che la richiesta venga protocollata proprio in un momento finalizzato a fare chiarezza su delicate questioni interne all’ordine forense. Il tempo, come sempre, ci racconterà la verità. Basterà avere pazienza. Noi ovviamente non ci lasciamo intimidire e restiamo saldi al nostro posto, nell’esclusiva interesse della classe”.
Inequivocabili le dichiarazioni del presidente dell’Ordine di Torre Annunziata sulle ragioni che avrebbero portato alla rottura tra il gruppo storico dell’associazione forense e i nuovi vertici.
Articolo pubblicato il giorno 2 Ottobre 2020 - 15:43