L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato ieri di aver registrato un record mondiale – 465.319 casi – di contagi da coronavirus nelle 24 ore precedenti, per il terzo giorno consecutivo.
Sono diversi i Paesi hanno battuto il proprio primato nazionale di casi. La Francia, dove sono stati registrati 52.010 ulteriori contagi in 24 ore, secondo i dati ufficiali diffusi ieri. Il numero dei decessi imputabili alla malattia è salito a 116 nella giornata di domenica, portando il bilancio totale dall’inizio dell’epidemia a 34.761 morti. La pandemia ha provocato almeno 1,15 milioni di vittime in tutto il mondo dalla fine di dicembre, secondo un bilancio realizzato da France Presse basandosi su fonti ufficiali e aggiornato a domenica. Sono stati diagnosticati ufficialmente più di 42,69 milioni di casi. Il direttore generale dell’OMS ha chiesto ieri la solidarietà globale nella distribuzione di qualsiasi futuro vaccino contro il coronavirus, sullo sfondo di un’esplosione del numero di casi in tutto il pianeta.
Nello stesso giorno, Israele ha annunciato che avrebbe iniziato i suoi primi test clinici di un vaccino innovativo contro il coronavirus il 1 novembre. In Spagna, il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato ieri l’entrata in vigore con effetto immediato di un’emergenza sanitaria in tutta la Spagna, nonché un coprifuoco generalizzato a eccezione delle Isole Canarie. In Germania, come in Italia, iniziano a emergere proteste. Diverse centinaia di agenti di polizia sono stati schierati ieri a Berlino per porre fine a una manifestazione contro le restrizioni decise per il coronavirus, mentre contemporaneamente è stato lanciato un ordigno incendiario contro l’autorità sanitaria responsabile della linea scelta nella lotta contro la pandemia.
Il premier algerino Abdelaziz Djerad ha criticato ieri sera il “rilassamento” della popolazione nel rispetto delle misure preventive contro il coronavirus, a fronte di un netto aumento dei contagi quotidiano. Infine, buone notizie dall’Australia: il lockdown sarà revocato entro una settimana a Melbourne, tre mesi dopo essere stato imposto per arginare la seconda ondata epidemica, hanno annunciato le autorità. Nessun nuovo caso di coronavirus è stato registrato nelle ultime 24 ore nello stato di Victoria.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2020 - 08:37