L’ordinanza prolissa e di difficile interpretazione non consente l’uscita dal territorio comunale per lo svolgimento dell’attività lavorativa salvo fatta qualche eccezione. Queste misure potrebbero andare bene per le aziende che possono far ricorso allo smart working, ma per gli operai, i magazzinieri e per le altre categorie l’alternativa è Stare a casa. In questo caso l’azienda dovrebbe favorire la fruizione di ferie e permessi. I lavoratori del comune casertano sono di fatto prigionieri di un’ordinanza che non blocca le attività produttive esterne alla zona rossa , ma nega di fatto il diritto di recarsi a lavoro per chi è in buona salute, non presenta sintomi, non sta in quarantena e potrebbe spostarsi per ragioni di lavoro semplicemente munendosi di autocertificazione da esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine. La linea perseguita da De Luca è in netto contrasto con i Decreti Ministeriali che da sempre hanno permesso gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative.
Michele Ruocco
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